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Giuseppina Di Noia
Le 232 poesie di Giuseppina Di Noia
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Le anime più belle son privazioni,
la gente soffre solitudini e contraddizioni,
attraversata dalle lame della vita
perdendo speranze nel risanare le ferite.
Le anime più belle son trafitte
piene di scudi e feritoie,
irradiano comunque luce
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Scrivo di me,
scrivo per te che magari leggi
e sai di cosa parlo,
hai provato ciò che provo,
e se arrivo ad una conclusione,
di certo non è la soluzione,
ma trovo la strada, sempre,
siamo angeli al servizo del creato.
L’universo invia
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Forse i matti
son quelli che si affidano al mondo dei sensi,
che rendono tangibile l’invisibile,
che si lasciano totalmente avvolgere dalla visione
e non dalla realtà.
Forse è questo il mondo dei folli,
i visionari, attraversato dai sensi,
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S’incrociano i nostri sguardi
e mondi nuovi da esplorare
dinnanzi a me compaiono,
la percezione diviene essenza,
e il tangibile si scredita
tutto ha un senso
nelle sensazioni.
Ho visto il mio riflesso
senza riconoscermi
e mi son
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Rimarrai attaccata al vetro
incantevole variopinta farfallina,
o magari del tuo giorno unico
resterà il magnifico volo
pregio indistinto e libero
che dalle mani sprigionata,
t’innalzerai sui cipressi in fiore.
Non hai che da provare,
le
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È un satellite
una parabola
lanciata nello spazio senza fine,
quando finirà, questo ampliare?
Allagare spazi dentro e fuori
eppure son così piccola,
ho dentro spazi eterni senza tempo,
senza confini
di voci d'anime e
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Era così dolce il pensiero di te,
asprezza della vita
che sfumava,
la nebbia si diradava,
e finalmente il paradiso ambivo.
L'ingannevole speranza
dopo il dolore,
di meritare e amare è folle.
Strappami il cuore
tanto non
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Sposto la cenere quando non ci sei,
polvere sottile che mi avanza,
la mia forma perfetta
il cerchio per la danza.
Non ti guardo
mi si legge ogni frammento d'anima,
sei bagnato
sembri un pulcino,
e queste mani da nascondere,
tremano e
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Lasciar morire farfalle
aggiustarsi le spalle,
fare catena con le sorelle,
saper da sempre,
d'esser nati per un senso,
il verso sbagliato è quello giusto,
ogni cosa indica la strada,
e ciò che impari lo dividi.
Disegni
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E non sento attese
navigando nel mare di silenzi
ti parlo come se fossi qui.
È un dialogo di sensi
scivola lento senza ragione,
mira all'anima,
la sento, le sento
allacciate in un abbraccio infinito.
I nostri corpi distanti,
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Mi aggiro nel paese dei balocchi
fra asini e distrazioni
demenzialità ambita
di ogni generazione.
Mi aggiro in questo mondo,
e la superficie mi appare infame,
lambiscono i miei contorni
serenità fregate dalle false
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Se ti guardo
conosco solo una strada
che possa affacciarsi al centro di noi,
conosco solo un immagine
frenesia di sapere
che è così che dovrebbe finire.
Se ti guardo
riesco solo a pensare
al tuo corpo sul mio,
al calore
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Fuoco,
brucia la musica che incendia
e sale nelle vene il desiderio,
ballare, danza che sfoga le mie pene,
la fiamma che incendia
e giro, volteggio senza sosta
sulle tue mancanze,
salto sul mio cuore
tamburo incessante
che tuona e vibra.
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Seduta alla tua presenza
mi chiedo come sia possibile
sei via da così tanto tempo,
eppure mi sei impressa dentro.
Che gioia ricordarti
vederti ogni volta,
la tua voce è qui che risuona,
e il sorriso beffardo
la mia vecchia
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E quest'anima che va e viene,
e non riesco a trattenere,
fra l'io che vuole e chiama,
pretende ego smisurato
che tento di smorzare, zittire.
Tornerò ruscello
che si unisce alla corrente
adagio scenderò lungo il corso
che
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Il nulla che parla,
il nulla che osa bisbigli alle stelle.
Un buco nero,
voragine che inghiotte intere galassie,
come unico enorme mostro
osservo l'ammasso
a sputar sentenze,
labbra avide e occhi vitrei
sazi di bramosie e fomenti
con
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Leggi la biografia di questo autore!
Invia un messaggio privato a Giuseppina Di Noia.
E ora sono la casa
che s'intravede nella boscaglia,
l'albero che spunta e si distingue
nel verde manto della montagna,
sono fra la pettinatura africana delle coltivazioni,
un campo di spighe,
nella finitura del raccolto di grano,
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Non chiedetemi perché,
non ditemi niente
so solo ciò che sento.
Chiama ogni cosa di te,
calamità incredibili
che spiazzano la ragione.
Basta così poco,
a perdere la ragione?
Siamo sensi e silenzi,
ogni
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C'è qualcosa d'infinito
e illuminante fra queste nuvole,
la gioia che amplifica
la forza dell'immenso,
uno spazio eterno
fra aspetti diversi
e le diverse prospettive.
Siamo e saremo
ancora per poco
in questo tempo limitato,
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Dove vai?
Tutto solo nella notte in mezzo al mare,
ti accompagnino le stelle
vecchio pescatore
che spesso torni a mani vuote,
il cuore gonfio di venti e onde,
i calli della rete
di mani stanche che annaspano nel vuoto,
i tuoi occhi rossi
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E finiranno le maree
sparse un po' ovunque
nei miei abissali spazi stretti ed angusti,
l'onda non farà più urto sulla tua barriera,
non si spaccherà più spargendosi in mille frammenti di mare,
e non saremo oceani
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Lei ha il tuo nome
lei ha la tua nuca
identica come se te l'avesse rubata,
lei ha due occhi luminosi
come i tuoi quando sorridevi,
lei è l'amore come lo eri tu.
E così, come guardavo te da bambina
mentre pasticciavi qualcosa
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Il bisogno disperato e urgente di amarti,
quando ci sei, quando non ci sei,
ovunque tu sia
fantasie che si mescolano
fra cuore, pelle e anima,
spazio nei nostri corpi che si mescolano,
nella nostra pelle che si unisce
baci e braccia che si
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Io per il momento quando sono qui, ti respiro,
e sento il tuo odore nel vento di mare
la brezza leggera che accarezza i ricordi.
Son qui e ritorno a volare come spirito libero,
a piedi nudi nell'anima,
ricominciare a giocare,
nel mare coi
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Farò di questi resti la torre di prova
per lanciare in alto le mie rettitudini,
il mio credo più forte
che urla al cielo verità e follia
in questo mondo
così assoluto e carente d'interiorità.
Farò di
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Ti do un vantaggio
vai, avanza ancora nella vita,
cercati una meta
fa di me un irraggiungibile cometa,
mi troverai al fronte ad aspettarti,
mi troverai nelle tappe dove riposarti
mi troverai nel cielo stellato di notte
che guarderai per
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Poter dire finalmente
lontano dal tempo
lontano dalle distanze,
che io son sempre stata miele
e zucchero filato,
ricacciato giù a forza
come le lacrime
da nascondere col sorriso,
e non quest'aspra patina
di cui mi son vestita.
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Che senso ha togliere spine alla rosa?
Lasciarla lì disarmata, spoglia,
smunta e ferita, disincantata.
Che senso può avere, mi chiedo,
scavare un fosso profondo,
in una voragine già tanto provata
e si, che ti avevo detto
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La pioggia incessante
lava la sera
malinconica meretrice
dei solitari,
fuori il suono incessante di noi,
mi affaccio
a questa rigenerante atmosfera,
un lampo seguito da un tuono bellissimo
illumina la notte.
Dicono spacca il cielo;
a
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Forse è proprio questo tempo
che passa sulle mie ossa
come un vento di mare
che non sconta
e devi solo aspettare,
vi ho visti tutti strisciare,
senza volere,
senza potere
ho visto re divenire giullare,
mentre io continuavo a
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232 poesie trovate. In questa pagina dal n° 31 al n° 60.
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