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Giuseppina Di Noia
Le 232 poesie di Giuseppina Di Noia
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| Volse il tempo delle orme
un accozzaglia di torpori d'anima
e passi spenti.
Non mossi mano
nè mole fuggevole
mostrò di me
il desìo che a cuor si chiama,
ma labbra non pronuncino
quel che in natura non fu proprio,
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| Lo sai?
Mi si è indurito il cuore,
negli anni degli errori
nei sogni all'infuori,
e nell'essere coerente
fra le righe della gente,
ho perso tutto il niente
fra le rime della mente.
Mi si è indurito il cuore,
dove ho
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| S'intravede
la via delle polveri lucenti
supini all'immensità
nell'eterno contare
privi d'immenso,
due corpi spaziano
tra frammenti d'infinito
sull'anima distesi.
Segue il tempo ozioso
delle fantasie,
scisso e leso
da
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| Se ciò che dico è eresia,
se ciò che penso è pazzia
e la causa di questo male
fosse solo fonte
ed io la foce,
un rivolo d'acqua
che invano tenta la via,
allora nessuno saprebbe mai
che goccia a goccia
mi
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| Cosa sono i miei pensieri
i miei desideri
se restano nascosti
dietro il sipario triste e opaco
dell'impossibilità?
Vorrei dirti tante cose
anzi forse troppe
e comincia il silenzio
attraversato da scintille
cariche di senso
e
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| Il mio compagno
ha il sorriso degli Dei
lo guardo,
mi sorride
e svuota le cantine,
mi par di cancellare
ricordi e cose amare
lasciando spazio ad una vita
ancora tutta da riempire.
Le sue labbra son dolci e delicate,
e il suo volto
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| Trarre il senso dei tuoi assoli
sfugge i miei pensieri
e scivolo giù dalle tue labbra
rotolando con le tue chiare mancanze
e le ambigue realtà di cui il mondo s'ispira,
a questi domani rimandati che mai saranno ora.
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| Se non fosse
che per questo tuo dimenarti dentro di me
ereditiera prospera di forme e contorni,
scuotendo foglie e radici
ancora viva
come linfa vitale nel mio cuore,
scandisci lenta il tempo
ad ogni granello rammenti la sua profondità
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| Dov'è il tuo cuore,
dimmi?
il mio
scivola sulla tua
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| Ci sono strappi al cuore da fare
e fragili promesse da mantenere,
palpita come sangue nelle vene
questo svilire che detiene
carenze affettive
e amarezze nelle piene
cammina sotto pelle
la tua disumanità
fai di me come le vele
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| Mentre tutto perde valore
e sembra quasi
che il tuo arrivo sia una partenza,
mentre mi chiedo a cosa è servito
il tuo venire
tutto il tuo amore
e quel candore
che lo splendore
superava la speranza,
d'un tratto il bagliore di una
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| Stasera non ti chiedo perdono
come tutte le sere
e dalla mia prima notte di sapienza
che ho preso coscienza
dell'importanza e il valore
che il solo saperti vivo nel mio cuore
conta molto più di mille prove.
Stasera non rinnego il
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| Le mille domande che m'ispiri
quelle che non posso fare
e posso solo pensare
senza mai pronunciare,
le mille fortezze insicure
sparse nei cieli
a contemplare le stelle
a contagiare copiose pioggerelle,
si rigirano i pollici annoiati
i
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| Scivoli nella notte
attraversato da segreti desideri
ti cerco nei frammenti recisi
di momenti d'amore,
mentre non mi urge sentirti parlare
desiderare parole d'amore
avere chiaro cosa provi a parole.
Mentre non serve appagare il silenzio
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| Che m'importa
se il mondo spesso fa paura
se mi spaventa ogni possibile
azione/conseguenza,
se mi affeziono a un assenza
e tutto può finire
all'improvviso senza preavviso.
Io voglio godermi
ogni momento di tenerezza
ogni
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| Non vi è nulla
di più meraviglioso delle parole,
le amo in qualunque forma,
scritte
citate
cantate,
quelle dolci
quelle sussurrate
raccontate in mille forme
e miriadi di sfumature e toni
proprio come pitture,
da sempre
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Cerca la poesia:
Leggi la biografia di questo autore!
Invia un messaggio privato a Giuseppina Di Noia.
| Ho denudato il mio dentro
cantando
sul palcoscenico della vita,
calpestato
in un via vai di mascherine
e infondate convinzioni
ad un pubblico affamato
di curiosità morbose.
Sipari alzati
a critici molesti
e mentalità
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| Ovunque posi i miei occhi
odo i rintocchi del tempo
attendo l'eternità
che sto vivendo
con la stessa intensità
del vuoto permanente
sospeso all'universo
immobile e austero.
Le mie parole
non saranno mai tali
al fato
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| La penombra
ospite deliziata
assopisce gli occhi
dove le tue dita
affollano i miei sensi
e
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| In questo silenzio
stanno ovattate le mie derisioni
rido di me e le mie illusioni,
forse questa è l'unica maniera
che ho di reagire,
superare l'amore,
superare il mio cuore
deridere
deridere tutto
i miei sentimenti
il mio
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| Non trovo le parole
le mie
le tue
un miscuglio di voci e lingue
che raccontano una vita
il passato che ci ha originati,
ci siamo persi il gusto
a furia di scivolare in cose accadute,
e questo amore sta pagando il prezzo
a due avari cuori
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| Trattienimi
mentre comincio a trasparire
camminando a piedi nudi
fuori dal tuo uscio
e mi costringo all'andirivieni
delle sole quattro mattonelle
lasciate alla mia scelta,
lo spazio limitato fuori dal tuo posto
mentre un mondo di parole
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| Se tu non sciogli questo filo
resterò legata fra le note
di un abbraccio
nello sconosciuto istante
in cui suonammo una realtà.
Il tempo è crudele
per chi ha consumato attimi di eterno
fra file numerate
inconsapevole
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| La differenza
sta nello stupire senza stupirsi,
nel colmare
crepe e lacune
senza il bisogno
di spaccarsi irrimediabilmente.
La differenza
sta come sempre
sul filo traballante delle mie illusioni,
che si confondono
al bandolo
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| Lo stupore
scalfisce innumerevoli corazze.
Chi sono io in questo immenso?
chi siamo noi?
in fondo potremo dire noi tutti,
quale sia il reale motivo?
E se per caso
lungo tutto questo scorrere d'immagini frettolose
c'è qualcosa che
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| Non ho sfiorato il vento
come l'aquila fiera
regna nei cieli,
e da qui l'immagine sfocata
ingoia spazi inviolabili
dalle ammirate iridi.
Il bisogno ha le sue domande
su esili criteri,
e ricercare bagliori
negli angusti luoghi
lascia
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| Vagabonda sensazione di casa
dopo tanto dormire sotto le stelle,
un eterno girovagare di anni
alla ricerca di odori familiari
qualcosa di cui non hai conoscenza
eppure ne conosci la sensazione;
Una vita
un attimo che di eterno si tramuta
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| Volge alla sera la mano che inganna
e nel buio tutto ciò che ha estorto
trova spazi propri
nella sfera delle ambiguità,
così finisce il mio tempo di filtri
mentre tu cominci a raccattare nel setaccio
io ristoro la mia sete
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| Fra le tue braccia
miele e profumi
inebriano pensieri
la nebbia scende giù
come zucchero filato
addolcisce previsioni;
Fra le tue braccia
memore la via
alle segrete di questa casa
alitata di fantasmi
frastornata di catene,
e
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| ho rinnegato gli orologi
e il tempo mi è parso quasi
un lento oscillare di domani
nello sterminio di sogni e previsioni,
dopotutto mi devo l'incoscienza
che mai ho osato,
il salto che non ho compiuto
e seduta sull'orlo del baratro
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232 poesie trovate. In questa pagina dal n° 121 al n° 150.
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