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♦ Anna Di Principe | |
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giovanni bianchi
Le 203 poesie di giovanni bianchi
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Il bianco del mattino ha giá dipinto
il nero di una notte ormai passata
credevo finalmente di aver vinto,
ma dentro me è lunga la nottata,
vorrei fuggire ancora dal recinto
di questa vita lunga e un po' scontata.
E forse un giorno
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Ti dico grazie per quello che mi hai dato,
in questi pochi giorni di passione,
ma alla fine quel che é stato é stato,
e siamo giunti a questa conclusione
tanto improvvisa che m'ha tolto il fiato
lasciandomi così, senza
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Ricopro le cose del giorno
dell'oro dei sogni non fatti,
il grigio che stride qui intorno
nascosto l'ho in comodi anfratti,
Si chiama difesa ad
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| L'amore, quello bello quello vero,
dá fuoco al cuore ed anche alla passione,
lo senti in cuore e in petto per intero,
a paragon non c'é altra emozione,
ma all'improvviso tutto si fa nero,
senza un perché e senza una
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| Amore mio, amore sconsolato,
ti prego dammi un po' del tuo dolore,
fra le mie mani, stretto e con calore,
sarà dalle mie lacrime curato,
fai scorrere le tue in abbondanza
e piangi, festeggiando con sostanza,
le gioie ed i piaceri, che un
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| Ed in che modo ti avrei fatto uscire
da dentro me, poi che mi avevi preso
e la felicità di un dono atteso
mi torzmentava, tanto da impazzire?
Come la nube che diventa pioggia,
la mia passione assunse un'altra foggia:
gocce di pianto
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| Il bianco del mattino ha giá dipinto
il nero di una notte ormai passata
credevo finalmente di aver vinto,
ma dentro me è lunga la nottata,
vorrei fuggire ancora dal recinto
di questa vita lunga e un po' scontata.
E forse un giorno
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| La mano nella mano per guidarmi
a vivere e conoscere la vita,
carezze sulla guancia e prepararmi
ad affrontare e vincer la partita.
Abbracci d'altro tipo, altri pensieri,
che accendono le voglie e i desideri,
fremente il corpo e grande la
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| Vederti soltanto stasera
é pena ma forse dolore
per questa passione mia vera,
che nasce dal corpo e al cuore,
sei luce che prima non c'era,
in
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| La luna che ora vedo sopra il tetto,
in questa notte che si fa più scura,
ha un’ombra nel contorno non perfetto,
soffusa luce che ti rassicura.
Amore mio, le cose che t’ho detto,
non devono crearti la paura
per un cammino mio non sempre
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| Il tuo ritorno,
per me che t'aspettavo,
era segnato.
e lampi d'amore
segnavano il tuo volto,
giá conosciuto.
Impazziró,
guardandoti negli
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| Di una stagione
o di un amore,
rimangono momenti,
solo momenti
e ripidi
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| IO T' AMO (Sonetto trisillabico)
Io t'amo,
pertanto,
lo "famo"
d' incanto.
Lo
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| Come le nubi,
cambiano forma, a volte,
i miei pensieri.
Provo a cercare
strade dimenticate,
certo scoscese,
ma praticate
da troppo tempo giá,
un'altra vita.
E all'improvviso
la massa dei ricordi
diventa calda culla,
diventa
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| Cammina danzando leggera,
nel farsi di un sogno giá chiaro,
l'immagine quasi non vera,
che toglie dal cuore l'amaro,
delizia di giorno e di sera,
momento voluto e sí raro.
Vorrei non vederti sparire,
vorrei non vedermi
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| Aspettando la pappa a mezzogiorno
mi diletto a comporre un madrigale
non è un giochetto con la gente attorno.
A dirla tutta poi, che me ne cale?
Tento di fare il vuoto e mi concentro
nel fare una cosina non banale.
Mi esploro e cavo tutto
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Invia un messaggio privato a giovanni bianchi.
| Il rumore del tempo che cammina,
pianure attraversando e mari e monti,
toccando punti e mete stabilite,
bevendo acqua fresca a tante fonti,
ché si comincia sempre di mattina
e l'aria fresca può donar conforto,
per superare, lieve, le
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| Come cane abbandonato
con la fame che mi azzanna
mi ritrovo sconsolato.
E la neve sembra panna.
Che mi dia questo buon Dio
pane vino e un po' di pasta,
quindi mangio pure io?
E la neve scende e basta.
Che mi faccia la Madonna
il regalo di
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| É un incubo la "terra di nessuno",
i corpi dei soldati massacrati
son monito per tutti o per qualcuno,
in questo spazio fra le due trincee,
la nostra e la nemica,
Si guardano i fucili contrapposti
e abbaiano ogni tanto con
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| Era poco piacevole ascoltare
i battiti del tempo che va via
in processione lenta, tutti in fila,
ognuno col suo carico di vita
a risalire una montagna ardita
che porta dove il tempo non c'è più.
Ed io, meravigliato dal dolore,
ho
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| Quella luce fioca,
di un tardo pomeriggio
di ottobre,
mi impediva di guardare i tuoi occhi
e scorgere la stimolante ironia
che accompagnava
i nostri discorsi fatti di niente
e l'incedere lento
seguiva i miei sorrisi forzati,
in un giusto
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| Come due parallele convergenti
camminavamo assieme e sconosciuti
ma non del tutto liberi e contenti,
di un vivere normale ben pasciuti,
ma sapevamo, in fondo al subcosciente,
che ci saremmo ancora più piaciuti
se avessimo potuto
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| Riempire il vuoto non è stato semplice,
un vuoto tragico qui dentro l'anima,
agli occhi miei stupiti eri bellissima,
nel nostro viaggio follemente complice.
Di un chiaro segno del destino indice,
mi son trovato nudo a una disanima,
che
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203 poesie trovate. In questa pagina dal n° 181 al n° 203.
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