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Ventola raffaele
Le 550 poesie di Ventola raffaele
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Stringo tra le mie mani questa luna
per regalarla al colore dei tuoi occhi
voglio sentir del cuore i suoi rintocchi
spandersi nei miei sensi come bruma.
Amami, stringimi come terra e mare
bagna i miei desideri di piacere
solo così
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L'integerrimo sgobbone imitando le formiche
come Ercole ha espletato le sue ultime fatiche
e quel poco di riposo sa di nettare di fiore
sono le uniche giornate che sei libero di uscire.
Vincolati ad uno schema come cavie nel ruotino
finalmente
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Rivesti i tuoi occhi di colore
ed il sorriso fallo stare in festa
non spegnerli finché esiste l'amore
vivila! è la tua vita questa.
Io li ricordo bardati di merletti
accendersi di notte come fari
star svegli come gatti sopra i
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Ricordo le grida di un pianto lontano
ed ali spezzate da strette di mano
le bombe vendute sui banchi al mercato
vicino alle fragole e a spighe di grano
Ricordo il mondo portato su in spalla
da chi brutalmente l'aveva ammazzato
imbiancando d'odio
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Occhi negli occhi
sguardi seducenti
due corpi che si muovono suadenti
le tue labbra di rosso vestite
accentuano sensuali trasparenze
con impeto i fianchi si sfiorano
le tue gambe mi avvinghiano
due anime all'unisono danzano
mi spoglio del mio
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| Nascesti dai sogni
infatuando la luna...
ti vidi gemendo
affrontare furiose tempeste
impugnando catene spezzate
biasimasti i difetti del mondo
acerbi
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Ascolto i profondi silenzi del mare
infinita distesa di pregiati ricordi
che ritornano all'alba sulle tue rive
stipati nel vuoto di vecchie conchiglie.
Sei soffio suadente che ammalia gli sguardi
giaciglio dove il sole di notte si adagia
eterna
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Vorrei che le mie parole ti arrivassero al cuore
senza passare dall'ipocrisia delle persone
che i pensieri restassero puri, immacolati
prima di sporcarsi nel fango dei nostri peccati.
Gli adulti sono aquile in cerca di una preda
e spesso hanno la
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Appoggio il sonno sopra al davanzale
mentre fantastico con la mente accesa
un gatto vicino a farmi compagnia
scappato anch'esso dal brusio del giorno
Un suono di una nave in lontananza
Scandisce i tempi di una notte scura
come una nenia dolce
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Sono lacrime nascoste tra le dune del deserto
Queste urla di dolore che mi stringono nel petto
Sono vittime innocenti di una guerra maledetta
Per un dedalo di terra che divide due fazioni.
Sono cuori di colombe che si spengono in un lampo
Di una
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Guardando quella foto ti ricordo
Con la pelle più lucida del sole
Lo sguardo fiero, con il mento alzato
dentro i tuoi occhi si specchiava il mare
Il tempo non è sempre galantuomo
Ora che la fanciullezza si è celata
dietro
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Non sono due ali a renderci liberi
quando un cecchino si apposta
ad ogni angolo della nostra vita
i pregiudizi restano muri invalicabili
sedimenti che si accumulano negli anni.
C'è chi sentenzia vomitando cenere
dalla sua villa con
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Soffian leggeri i venti a carezzar le nubi
e il gregge bianco nel cielo si disperde
si desta il sole in una festa di suoni
spighe di grano ondeggiano alla vita
si ode da lontano il gorgoglìo del fiume
ove sovente il passero si
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Se solo sapessi leggere col cuore
quello che è scritto qui sulle mie labbra
Ti accorgeresti che esiste anche l'amore
e non soltanto fuoco vento e sabbia.
Se mi sapessi amare come t'amo
berremmo alla sorgente del piacere
tornando
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Gira la grande giostra della vita
con le sue lucine scintillanti
scandisce il tempo il cadenzar dei giorni
impreziosendo d'ore i nostri anni
La margherita sfoglia lenta i petali
nel divenire di questo bailamme
oggi ho comprato un cielo a costo
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Il mare ed i rintocchi delle onde
brezza leggera come seta mi avvolge
effluvi profumati di lavanda
si espandono inebriando i sensi
immagazzino luce dalle stelle
m'illumino di questa notte d'estate
lento il soggiornar del tempo
che indugia sul mio
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Leggi la biografia di questo autore!
Invia un messaggio privato a Ventola raffaele.
Indirizzo personale di Ventola raffaele: raffaeleventola.scrivere.info
Quel giorno uscisti di casa gongolando
per la tua squadra che era già in finale
ma il tuo destino ti stava aspettando
per metter un'altra stella sopra il mare
A volte le persone sono strane
cariche d'odio per chi non conosce
e da due mani
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Sarò letto dove il fiume si adagia
E cicala che canta in agosto
Sarò stella cadente mentre il sogno si avvera
L'imbrunire che accende la sera
Sarò mare che infrange scogliere
Ed il volo di cento aquiloni
Sarò l'alba
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Tenere anime migrano...
con ali senza piume per volare,
i piedi gonfi bruciati dall'arsura
scappano sopra zattere di pane.
Scatole di ricordi e mosche agli occhi
stringono desideri tra le dita,
sorrisi ancora accesi di speranza
sognano altrove
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Un lupo bianco viveva nella steppa
un lampo chiaro in mezzo a tanto buio
non era ben visto dal suo branco
mal digeriva il colore del suo manto
ogni giorno gli altri andavano a cacciare
lui sempre in tana chiuso ad aspettare
non si ribellava mai al
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Le strade che insieme abbiamo percorso
le saprei ritrovare
c'è un solco d'amore che abbiamo lasciato
che è vita da raccontare
il freddo gli inverni, i colori l'estate
un turbinio di immagini nel cuore
cavalcano i sensi nel
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Vorrei perdermi nei tuoi occhi verdi
e colorarti l'anima d'amore,
Poi camminare insieme sulle nuvole
lontani dagli sguardi che confondono.
Posarmi sulle tue labbra di fragola
Dietro un'infinità di stelle,
sei miele denso per il mio
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Poi vomitasti tutto il tuo rancore
Con gli occhi lucidi e sgomenti
evaporò così il nostro amore
una parentesi dai mille tormenti
Ero sincero nel voterti amare
e respirarti a pieni polmoni
Volare in alto come aquiloni
Che poi
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E poi trovarsi qui di nuovo solo
fermo coi piedi a terra e intanto volo
pensando che ci rivedremo ancora
fremo... ma quell'attesa mi divora.
Perché più di una cosa ci accomuna
quell'estro che scrivendo ci consola
l'incanto di
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Bambole tristi in stanze di ricordi
culle rimaste orfane d'amore
or che tu canti con dei veri angeli
pensieri eterei sfiorano l'immenso.
Io prego ancor per te che sei lontana
anima dolce che sa di rugiada,
e nell'immaginario del tramonto
ti
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Scrivere mi dà un senso di ricchezza
a volte è una vera panacea
un antidoto contro la tristezza
per non vivere sempre in apnea
un urlo forte oltre questo muro
volare in alto con la fantasia
ed esser un po' meno insicuro
rinchiuso
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L'urlo dei vinti echeggiò potente
sovrastando il garrire delle rondini
la gente in spiaggia ad incrociare calici
distratti da una libertà latente.
L'ultimo grido incatenato in gola
galleggia come bottiglie alla deriva
nel mare dei
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Spira il vento tra i rami di salice
ombreggiando i viali
sulle panchine disordini di foglie
dove il mio cuore guarda allontanarsi
il nostro amore... sui tuoi passi svelti
Il tuo rossetto sporca le mie guance
ed il profumo inebria le
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Scusate se vi parlo di un paese
le quali sorti ho in cuore condivise.
Questo stivale alquanto malandato
ricco di storia da stordir la luna
oggi non degnamente governato
poveri dentro di appartenenza alcuna.
Da sempre terra e madre di
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| La spensieratezza ci baciò
con ali giovani
libere di volare
per inseguire nuvole di sogni.
La consapevolezza
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550 poesie trovate. In questa pagina dal n° 481 al n° 510.
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