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Ventola raffaele
Le 550 poesie di Ventola raffaele
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Ed è qui che poi ti vengo a cercare
nell'etereo soffio del silenzio
quando ti chiudi al mondo
come pigro bocciolo sotto la coltre nevosa.
Ti allontani dalla mia solitudine
lasciandomi valigie sfatte nelle mani
ed ogni volta che
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Ti sento,
all'incrocio di ogni pensiero
vestita solo delle mie parole;
fiori di seta che albeggiano
sulle tue labbra.
Hai pareti d'azzurro
sulle nude spalle
e finestre sull'onda che batte,
dove la luce dirada
nei riflessi ramati
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Sei caduta nelle mie mani
nascosta nell'ombra di un silenzio
pura, come la coscienza di un angelo.
Vieni a rimboccare i miei respiri sopiti
a ristorare i miei passi sfiniti
quando le ore piano si rincorrono.
Quante volte ci siamo fatti
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Ho visto spegnersi le stelle
nelle mani serrate di un barbone
e cieli di carta sottili come respiri di filigrana
ardere ai lati delle strade.
Ho sentito il vento
stormire forte nelle notti randagie ai piedi di cattedrali di sale
dove il freddo
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Ti vedo sai!
anche se sei lontana,
hai negli occhi il ricordo acceso di chi c’era,
nel cuore nascosti in fogli ingialliti
ci sono gli abbracci che volarono via
nel cielo più grigio dei nostri martiri.
Ti vedo lo sai
affacciata al balcone dei
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Sono vertigini quei crampi in fondo al cuore,
quando respiro i tuoi silenzi
nei luoghi che colorano di noi?
E non ho ali
mentre migro tra l'indaco degli
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Vedrai,
passeranno ancora le stagioni
nelle madide albe settembrine,
lungo i viali arrugginiti di ricordi a recitar l'autunno.
E questo lento scandire di foglie
parla al vento raccontando le nostre primavere,
lasciando spoglie le parole sui
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Io seguo il profumo del vento nell'aria imbrunita
tenendo parole nascoste tra queste mie dita
il rosso vermiglio del cielo s'appiccica agli occhi
fendendo il mio cuore di burro e i suoi mille rintocchi.
E cerco nell'ombra un sospiro di un raggio
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Mi staccherò da te
come un petalo si stacca dalla corolla
...senza parole
assaggiando la leggerezza del volo
ed il fruscio di un tiepido vento.
Mi aggrapperò ad un filo di luce
e bacerò la terra come la luna bacia la
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Ho sentito appena sveglio un pallone rotolare
dal cortile dietro casa, dei ragazzi a rigirare.
Li ho guardati dal balcone nella luce un po' soffusa
col sudore sulle maglie e i colori alla rinfusa.
Ed è subito partita la mia mente a
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Siamo qui a mordere le voglie
ingoiando il buio e le sue ombre.
Clessidre di piacere i nostri corpi
si capovolgono in abbracci sinuosi
nell'intensità di un respiro affannato.
Piegati al mio dolce vento
come un fiore in ginocchio sul
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Dorme la notte
su tappeti di stelle,
quando il cielo feconda altri giorni.
Luce.
Fili luminescenti di parole,
trame di passi come ruscelli d’acqua,
cristalli di rugiada su steli verticali.
Ed io,
entro in ogni tuo pensiero
...senza
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Si bagna nel fuoco il ventre trafitto
Trattenendo in gola un respiro morente,
Una lama sul collo quel fiato cocente
Piega il gambo fiorito in un pianto a dirotto.
Reciso di netto da un'arma perversa
Aberrante barbarie che l'anima avversa.
Tace
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Non rattristarti quando guardi indietro
pensando a chi ti sosteneva il sole
nascondi quelle lacrime di miele
sopra i giardini pensili del cuore.
Guarda,
nelle mie tasche ho ritrovato un fiore
porgilo con affetto a chi dimora
sotto gli strati
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E mi ritrovo solo ad ascoltarmi
dietro il silenzio di un vetro
tra sbadigli lenti della notte;
fuliggine di passi appena spenti.
Ho adagiato sul vento i miei occhi
per venirti a cercare
dove il cuore non dorme.
Sei il rumore del tuono
ed il
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Raccontami tutto quello che non hai mai osato
dei baci annegati sul fondo del cuore
di carezze trattenute nelle mani
che muoiono tra le pagine smarrite di un diario.
Raccontami
delle tele bianche
esposte nella solitudine dell'anima
Di un vento
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Indirizzo personale di Ventola raffaele: raffaeleventola.scrivere.info
Bisognerebbe erigere muri di silenzio
laddove i versi stentano a capire
le lacrime non bagnano il dolore:
troppo profondo il mare da domare.
Sai nasce un'alba che non dona luce
priva d'amore per chi non ha voce
e non rammenti che il dannato
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Non lasciarmi fra le ombre dell'inquietudine
mentre respiro sabbia in un deserto afono
ma cantami l'anima
toccando i tasti bianchi che ho dentro.
Hai conosciuto le mie debolezze
nei passi incerti che calpestavo
adesso sovrapponi la tua
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Vorrei essere il brivido dei concerti
che veloce vibra
sulle ali di un urlo di passione
o la danza sorda ed affascinante delle meduse
chiuse nel loro mondo oltre il vetro
siamo piccoli frammenti d'emozioni
l'autocelebrazione della vita
la
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Mi piace guardarti nuda
quando ingoi tutti i rumori della stanza
respirarti
mentre mi togli il fiato
e non ci sono parole ad accudire il cuore
ma sguardi intensi a carpirne l'essenza
stelo e corolla bagnati di rugiada
e bocche arse dal
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La poetaria non ti assale
Se non "scrivi" e sei "normale"
Perché è un virus complicato
Nel profondo letterato
Non ci sono medicine
Per salvarti dalla fine
Assomiglia all'aviaria
Con un tocco di malaria
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Non basteranno,
un giorno, un mese, un anno
di pia misericordia a cancellare
tutte le cattiverie che si fanno,
croci divelte, violenza a sconsacrare.
Son messe urlate al cielo queste voci,
preghiere... che saranno inascoltate,
parole mute, sassi
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Guardami, adesso io ti so ascoltare
imparo in fretta a leggere i tuoi occhi,
sento la melodia, le onde del mare
e quando tu mi guardi... già mi tocchi.
Ci sono giorni che parlano al cuore
anche se dentro al cuore non ci sei,
ed ogni istante
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Ho trovato un orsacchiotto sopra il ciglio della strada
mi guardava sorridendo, tra le scarpe colorate
ma non c'erano sorrisi nei dintorni a festeggiare
c'era buio, un gran silenzio e una croce sull'altare.
Delle ombre calpestate dagli zoccoli
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Si sente l'eco dietro le finestre
della perpetua ombra che calpesta
la sera, che profuma di ginestre,
come la tua carezza che si desta.
Ed è l'amore che si fa sentire
sul pentagramma che ripara il cuore,
luna d'argento, mi saprà
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Saranno i tuoi occhi color cielo
a trattenermi così forte,
quando si scioglie il mio orizzonte
nel silenzio di uno sguardo,
acqua silenziosa che scorre come linfa
ad ammorbidire gli argini dell'anima.
Sei neve che si scioglie nel caldo
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Sono qui tra le righe di un tempo
che non ti appartiene
a masticare parole rimaste strette in gola
specchiandomi in un foglio bianco
come una piccola lucciola
che si illude di illuminare il cielo.
Lo sai porto ai piedi ancora i tuoi passi
negli
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Osare sempre!
anche se il cuore trema,
ma la luce e lì, oltre quel fumo denso
oltre quell'impalpabile sensazione di paura
che penetra nei meandri dell'anima.
Soli,
in quel piccolo regno
di draghi cattivi...
e vite da
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In questo tempo di tacito abbandono
vivo le tue stesse altitudini
nella vuota essenza di questi spazi aperti,
dove l'aria è vogliosa di brina
e l'orizzonte si scioglie sui monti.
Impalpabile è la quiete
e Libera la mente:
da
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Mi cerco spesso
tra i rumori di fondo,
sul filo di barba che appesantisce il viso;
dove l'inerzia divora un altro giorno.
Anche quando
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550 poesie trovate. In questa pagina dal n° 271 al n° 300.
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