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Ventola raffaele
Le 550 poesie di Ventola raffaele
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| E sentirti vicina
tra le parole elise
che rivendicano luce
nel celestiale canto
del primo raggio di sole
che scioglie la patina argentata della notte
sorprendendo nuda... la rugiada allo stelo.
E quell’incanto... che ovatta lo sguardo
e ricama
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Ti ho amata così
come il ramo ama il suo fiore
mentre lo tiene stretto
per non farselo rubare dal vento.
Ti ho amata nella semplicità di un bacio
che non è mai banale
perché ogni volta che mi avvicinavo al tuo respiro
la mia anima si
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Te lo racconterà il vento,
di quanto il mare urla forte nelle notti d’inverno:
se chiudi gli occhi adesso, sentirai il suo tedio... avvolgerti il cuore.
E quel lago, sposo del cielo
dove si affacciano i tuoi giorni e ti raccontano i miei...
adesso
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Fende l’aria quel bisbiglio sordo,
si nutre del silenzio che cresce sulle tue mura bianche;
come una luce che si riaccende in primavera.
Sono uomini quei rami intrecciati,
le mani che stringevano forte il tuo tempo fecondo...
nei ricordi caduti
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Mi regalasti un sorriso,
per affrontare il buio del dolore
e mille passi, per arrampicarmi sulle vette infinite della vita.
Mi regalasti un cuore, dove poter nascondere ogni singola lacrima,
un silenzio, per ascoltare le parole del mare
e una
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Non li toccate!
Quei fiori caduti a terra senza voce
sotto i nembi che traboccano dal cielo
hanno bisogno ancora di un po’ di luce
ora che dentro il cuore tutto tace.
Lasciateli stare
riversi sui loro giocattoli rotti
hanno già una coperta di
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C’e’ sempre una rondine
ad innamorarsi del cielo,
una piccola luce nascosta nel buio,
che dirada... in vermiglio tramonto.
Ed un porto sicuro, oltre gli oceani infiniti,
tinteggiato di elegante turchese;
dove aspettano tutti i silenzi.
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La sera appena accesa
aveva ancora addosso il profumo dei ciliegi in fiore
e un mormorio di vento... sull’erba ruvida di aprile.
Le tue labbra stanche raccontavano il giorno
con parole sussurrate a mezz’aria
che si spegnevano tiepide
dietro un
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A cosa serve piangere,
se domani tutto sarà dimenticato.
Resteranno solo i tuoi occhi appesi al cielo,
ed un battito d’ali... leggero, dipinto nel vento.
A cosa serve piangere,
se questa pioggia cancellerà ogni lacrima,
perché tutto è così
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Ti ho portato al centro del mio universo,
tra le apnee dei miei respiri.
In questo angusto palcoscenico
dove si esibiscono le emozioni...
come pagliacci, in un circo di belve.
Così piccolo, che se piovesse
ogni singola goccia lo inabisserebbe
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Si tempra il cuore
a questo freddo che non ha confini
che mette a nudo tutte le paure...
di un mondo a pezzi, orfano d’amore.
Si aspetta un cenno dietro le finestre
guardando stelle sbriciolarsi in volo
che scopri il velo, a questa notte sola
e
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Vestiti di tramonto,
di quell’oro -arancio che mi cattura gli occhi
e mi lascia sospeso a mezz’aria... senza fiato.
Le cose più belle non hanno bisogno di corone,
sono vestite di cose semplici, come i versi di una poesia
che scardinano la porta del
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Ho visto crescere i tuoi rami...
fuori, nel vagabondare dei giorni.
E quando febbraio intonava la sua preghiera di neve
tremavi nel tuo essere foglia:
come il fragile vibrare di un germoglio al vento.
Ed io, ero con te, a raccontarti altre aurore
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Ti lasciai sopita in riva al mare
come una sirena scolpita tra le onde
a cullarti in un raggio di sole
dove il vento scompiglia il sentire
e i gabbiani... sono solo sentinelle nell’azzurro cielo.
Mia cara città, riversa ai piedi del Vesuvio,
ho
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Vienimi a cercare
nelle notti che profumano di luna
ho appiccicato al cielo mille stelle
e mille altre ancora...
le ho seminate nel vento.
Portami un pizzico di gioia
che mi possa sollevare l’animo
togliendo ragnatele ed ombre
dai miei occhi
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Mieteva fili di silenzio
ai margini dei suoi occhi socchiusi,
ali di parole l’adornavano il viso...
mentre ascoltava la musica velata del vento.
Nessun appiglio per arrampicarsi fino al cielo,
solo pochi scalini, per nascondersi nei suoi aridi
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Invia un messaggio privato a Ventola raffaele.
Indirizzo personale di Ventola raffaele: raffaeleventola.scrivere.info
Riaccendimi la stella,
voglio sognare strade nuove...
abiti, mai portati prima.
Afferrami le mani
e fammi vibrare l’anima
come fosse il suono di una cetra.
Siamo fatti di sentimenti profondi:
gorgoglii di emozioni che sbranano le nostre piccole
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Mi nasconderò nell’eco delle tue parole:
come un sasso si nasconde fra le onde
per assaporare il fruscio della risacca.
Seguirò la linea trasversale che bagna il tuo pensiero,
naufrago, che ondeggia sulle rapide della passione.
Sarò il faro che
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Vivere, dentro fogli sgualciti,
corrosi da lacrime asciutte,
in equilibrio sul labirinto del tempo
plasmando immagini con unghie spezzate dalla vita.
Vivere dentro fogli ingialliti,
crescendo in grembo complici dolori:
silenzi consunti
che
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Quando le tue mani germoglieranno dal buio dell’inverno,
si innalzeranno i canti di ogni singolo vento
e si libereranno maestosi, come aironi in volo.
Tu, che rincorri con lo sguardo la primavera,
non ti accorgi di quanto sole hai smarrito
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Canto la luna agli innamorati
bevendo un bicchiere di vino malato
vestito di rosso... quel rosso che spera
che non si arrenda la mia chimera.
Canto nel grembo di una tempesta
con gli occhi in lacrime vestiti a festa
con gambe spezzate e faccia
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C’è un albero spoglio in fondo a quella stanza...
il profumo di un vecchio Natale,
un camino sporco di ricordi
e specchi opachi, che non riflettono più sorrisi.
La luce taglia l’aria di un odore d’altri tempi,
uno stagnarsi di immagini che si
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Sono quelle sere in cui parlano i silenzi
dove mi trattengo di più ad osservarti.
Quando volano via parole senza voce
e una bugia... è solo un bacio nascosto tra le labbra.
Allora comincio a disegnare spazi sulla tela della notte
dove i nostri
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Ti cercherò fra i brandelli di luna,
negli strappi di cielo che cadono in inverno,
nei milioni di occhi che incontrerò domani
come stelle disperse al mattino.
Ci sono vele bianche che salpano oltre le dune
portate via da un vento che urla senza
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Quando ti accosti al mio sguardo
sento pieno il respiro del cielo
quel vento che parla l’azzurro del mare
e conserva nei tuoi occhi il suo canto.
Amo il verso che non oso scriverti
parole immote che tengo nascoste nella pietra
sillabe mute che
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Cade già la neve,
sopra gli alberi senza più parole,
nella pace inconsolabile di un nido deserto...
nei tuoi occhi bruni, che tracimano amore.
Cade la neve, come petali tristi
nelle tasche colme di solitudine,
sui pugni chiusi, che stringono ogni
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’O cielo nuosto ha da essere ‘o cchiù bello
é ‘nu regalo che c’ ha fatto Ddio
ce so’ passate ‘nu miliardo ‘e stelle
ca sulo chi è ccunosce po’ capì.
Totò, Eduardo, Massimo Troisi...
sulo pe’ ne cità qualcuno e chisti Rrè
so’ stelle ca mò
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Saranno ombre disegnate sui muri,
rigogliosi giardini perduti nel tempo
gli istanti che scegliemmo di vivere insieme.
Saranno ghiaccio che si scioglie nel mare
lasciando brividi sulla pelle di sale.
Saranno abbracci nascosti nel cuore, come fiori nei
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Mi rimangono fili di parole,
passeggiate di fiori nelle mani
del tempo parlato ai tuoi occhi.
Conosco i colori delle stagioni grevi,
il passo del fiume rigoglioso agli argini
e l’acqua che bagna i respiri sul fieno.
Il diario racconta le nostre
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Germogli ogni giorno
sulla mia pelle,
come rugiada leggera sulla foglia,
vieni a stemperare il buio
che soffoca ogni certezza,
quel silenzio che urla e
porta con sè tutto il cielo
dei miei occhi, una porta socchiusa
che mi cela i colori... per
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550 poesie trovate. In questa pagina dal n° 181 al n° 210.
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