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Il Poeta Operaio
Le 15 poesie di Il Poeta Operaio
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Ho spento il lume arduo di questa passione.
S’è addormentato in me il canto,
il puro esercizio della ragione,
portando lontano, l’incanto,
l’ombra, il dolore di un volto amato.
Come si fa notte dentro di me?
Il vento ulula nelle
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Quando i miei occhi sono caduti sopra il tuo corpo
ho capito che la passione era già esplosa,
sulle pianure della tua nudità e,
nell’orizzonte delle labbra
giaceva la luce salata
di altre maree.
I gesti erano cenni,
stelle filanti
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Dormi cuore disilluso,
non forzare il battito.
In questo duro tragitto, già percorso,
ciò che hai sofferto ti ha ucciso abbastanza.
Riposa in pace nel sepolcro lassù sollevato,
che il mondo disumano
ti ha offerto,
in cambio
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Sono l’eclettico inventare di tutte le mattine.
Mi sono scoperto nella putrida umidità del dosso,
nel pelo degli
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Sento l’odore della razza pura come se fosse inno.
Il calore di una nazione piena di niente.
Cominciarono anche qui le
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Fossimo noi fatti di qualche argilla
di detriti fondali e di specchio stregone,
come questo mare così arrogante,
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Uccellino furbo.
Ave sconnessa dalla saliva.
Il sorriso esplode focoso.
Le perle nei denti s’aprono,
come fossero due occhi blu.
Ancora ti pulsano le vene.
La perpetua bocca sorride,
viola e delta,
sulla complicazione dei nervi.
Le spalle
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Dentro le pareti,
dal fondo della carcassa
di memorie di bisce morte,
di lendini,
di unto,
della malva più impura,
il tuo volto appare
violento e
arriva raso terra
e chiede da bere.
L’aria respira,
la terra cammina,
il fuoco
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Da umida terra salgono le tenebre
- il fiume muggisce.
Terra ombrosa.
Terra tenera di nostalgici eucalipti e vizi.
Lisbona è sovraccarica di pederasti,
come frutti di notte.
E una voce austera disciplina il gioco.
Gadelhas:
naturale di
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Piove.
Non capisci o non comprendi ciò che scrivo.
Non irritarti con il rimmel negli occhi.
Penso che ci sono più lune.
E, purtroppo, puoi vivere senza poesia.
Come c’è chi resiste alle pallottole
senza avere vocazione di
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La mia morte sarà domani
fra il peso dei bersagli
e altri dardi più viscosi.
Tre serpenti dentro l’acqua
lotteranno
per la possessione sordida dei miei versi.
Non ho mai voluto essere poeta,
nemmeno moscone
e molto meno icona dei
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In quali città di blu universo mi sento più (f) utile?
In quali fiumi piccoli mi maschero di verde pavone?
Con quale larva scriverò la forma scientifica del tuo volto
annegato nelle mie mani?
Sono solo, in mezzo all'erba.
Ho
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Chi mi a rubato il mio quaderno di rime,
dove ho rimato con cardi e occhi neri
e ho fatto del profumo il sudore prescelto.
Le parole son sempre state il mio destino.
Adesso: viaggio in rotte nebbiose
fra seni solidi e angoli retti.
I suoni che
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Ho la mia poesia buona e anche la cattiva,
l’alcolica, la maniacale, la pervertita,
e con sangue, orecchie e dita di fuoco.
Ho poesie per bambini, adolescenti,
per gli amici di Hitchcock, per femmine in menopausa,
ho versi di mare per chi augura
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Mi hanno detto che la nostalgia
è l'alimento della poesia,
le calorie dell'artista;
Ho mangiato nostalgia a cena
e mi manca l'ignoranza come dessert.
Mi hanno detto che ho un perverso
senzo d'unicità,
d'interpretare chi non
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