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♦ Renato Benetti | |
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Settembre 2025 |
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Tonia Fracella
Le 388 poesie di Tonia Fracella
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Disegnavi il tuo cielo in un gesto,
un soffio di vento fra le dita
dove le lotte svanivano al confine
e tutto restava ricamo del silenzio
Come notte deposta nelle stelle
giunta con il nero più distratto
per comprendere le rugiade
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Giorni scuri già sospesi al vento
fra il viaggio delle nubi all'orizzonte
e un solo segno da sciogliere piano.
Se sentirai il respiro liberato a goccia
non sarà lacrima a prometter tregua
ma l'inizio di un clamore a luci accese
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Avrai chiare nuvole d'aurora piena
soffiate via nei mattini brevi
per richiamare spazi taciuti
fra la penombra dei sentieri scuri
Un piccolo bagliore ricucito
al solco di un solo riflesso ingrato
che non conosce fragile distanza
nell'orizzonte
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Stelle abbandonate sul ritmo del vento
se il cuore d'ombra conduce alla notte.
Le parole sospese nel primo silenzio
sono giochi d'attesa al respiro di luna
promessa d'argento e riflessa di goccia
quando la pioggia non cambia destino
Solo
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Vuoti i riflessi lungo l'orizzonte
fra le aurore chiare e il primo gelo.
I mattini che risvegliano la valle
sono bagliori di un esitare breve
e il freddo trema un fragile cristallo
verso i tanti rami morti in controluce
Esili richiami per non
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Se attenderai quel vento oltre la notte
potrai dare respiro ad ogni ombra
e forme appese nell'orizzonte scuro
che del riflesso non ricordano dimora.
Un solo cenno da abbandonare piano
fra i pochi gesti restituiti al fiume
e nelle attese perse
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Solo il cielo non smarrirà gocce e nuvole.
Le strade che esitavi sulle ali del vento
erano forme mai negate fra le aurore
quando il mattino germogliava a breve
infrangendo le memorie nel suo percorso
Segni di un margine mai
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Tratti di vita nei gesti svelati al cuore.
I segni lasciati addormentare a valle
erano germogli ricamati nel silenzio
fatti per dare luce a quei giorni scuri
quando il tempo tremava di diverbio
Il confine esitava una promessa
e le tante
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Come silenzio
nel segreto d'oriente
un solo segno
Così resta un fiore sospeso
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I gesti d'oro che attendono un ritorno nel silenzio.
Tutto è ancora fermo a quel tempo pronunciato
ed anche un albero resta nel soffio del colore
come aria incisa al cerchio scuro di un sol giorno
che non rinnega luce nel passaggio alle
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È melodia di stelle nel drappo d'argento
se del tuo tenero ritmo si veste il sentiero
e respira una piccola sfera fatta d'incanto
che regala al silenzio solo un lieve riflesso
Ora la luna si specchia vicino ad un pozzo
scintilla
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Scende la neve
a narrare le fiabe
di una terra d'amore
e bianche speranze
Cristallo leggero
cullato dal sogno
in promesse di cielo
che ricamano stelle
Nel respiro sereno
le parole del vento
a portare l'evento
di un lieto natale
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Se nell'inverno sentirai gelo
tu non badare al fiume,
lui resta fermo in superficie
ma non nel cuore abbandonato
ed ogni molecola di silenzio
scorrerà ancora verso riva
anche quando i mattini opachi
lasceranno vento alle sue
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Le parole che tu cullavi nel silenzio delle onde
erano pensieri senza meta donati al tempo
che ritornava sempre verso il riflesso oscuro
pronunciato nel dissolversi di segreti tratti
Percezioni di ere destinate a navigare l'abisso
di un mare
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Luci di cielo se il mattino non dimentica il cuore.
Il vento non è un pensiero aperto sull'inverno
ma un respiro di speranze a ricamare i giorni
tratti chiari per custodire quelle sfere accese
nel risveglio dell'aurora e dei tanti sogni
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Senza confine
il ricamo che attende
un vago sogno.
Quando è vento a
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Leggi la biografia di questo autore!
Invia un messaggio privato a Tonia Fracella.
Come segreti d'inchiostro dai voli muti
attendi inerme l'assolo di un sogno
o l'acceso silenzio nel vagare di stelle
a colmare d'astratto, l'aria e il ritorno
e il ricomporre favole in cristalli di cielo
Nessun rumore a danzare sul buio
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Ora respira dicembre.
Per ogni foglia persa all'orizzonte
quel che resta è solo un frammento
che non risuonerà nel vento.
La
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Tu non abbandonavi mai quei sogni
al destino di un mattino senza vento
quando i singoli passi del silenzio
separavano le ombre lungo il confine
Spazi vaghi sconosciuti alle pianure
dove non era il respiro a tradire giorno
ma promesse sbiadite
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Giocavi sempre con le nuvole verso l'orizzonte
e un ricamo già ti apparteneva stretto al sogno
dove i passi hanno il suono della luna nel silenzio
ed anche il cielo attendeva melodie e rovine
Ombre d'oro richiamate sul cortile abbandonato
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C'era un cielo vestito di stelle
ad intonare le melodie più belle
e di ogni nota faceva un colore
pronto a disegnare anima e cuore.
Poi venne la notte del bianco Natale
e tutti i bimbi restarono ad ammirare
i segni del cielo proteso
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Se le tue gocce non rifletteranno più le valli
avranno un soffio di cristallo da evaporare
segni vani che non chiedono spazio al vento
quando la sera ancora trema i suoi lamenti
Eco di sentieri lasciato come dono ai rami
al varcare di
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Le promesse ricamate al tuo passaggio
non conoscevano il calore delle rocce
ed i sogni da donare ai pensieri nel silenzio
ma un disegno pronunciato dalla nebbia
Nei pochi desideri che tremavi al risveglio
soffiava il vento freddo nel nome
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Le lunghe attese che esitavano sul vento
non sapevano del cielo ricamato a sera
quando una sola ombra invadeva spazi
per liberare riflessi sui passi in controluce
Ali di un destino pronunciato fra le stelle
e se le nuvole scure coprivano un
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Questa terra di vento
ha un antico segreto
piegato alle foglie
La leggenda svanita
sul seme dai volti muti
che trama destini di seta
Dove un breve riposo
è già fermo nel tempo
di un ricamo spezzato
In quel vago
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Su questa terra germoglieranno promesse
e nessun livido inciderà gli antichi segni
che facevano da scudo al tempo nero
dove un riflesso soffiava sospese nostalgie
Strati d'ombra ricuciti al fiato della nebbia
ma non sarà inganno
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Tu richiamavi ogni goccia
con i nomi del silenzio
contando le tracce d'aria ferma
dalla finestra aperta al cielo
e restavi ad osservare il tempo
annodando le stagioni ai giorni
Cercavi parole strette al sogno
o forse era solo un luogo
da
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Ti appartiene
l'antico respiro
di una luna d'argento
Quando nessuna stella
trema in nome
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Ed è in quel gesto che germoglia dolcezza
il senso del ritorno alle aurore ancora chiare
dove i sorrisi non hanno mai smarrito doni
e il cielo del mattino ritrova voli di farfalle
Aperto fra le braccia per ricamare il sole
riflesso
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Solo un lembo di ruggine il tuo nido di terra
sospeso al respiro per declinare parole
come molecole d'aria taciute alle radure
dove l'autunno leviga un deserto tratto
E tu attendi ancora il soffiare del vento
a sostenere il peso in un'altra
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388 poesie trovate. In questa pagina dal n° 211 al n° 240.
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