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Giovanni Chianese
Le 696 poesie di Giovanni Chianese
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| Ho camminato
tra lunghi sentieri meravigliosi
tra rocce laviche e sedimentate
tra imponenti querce secolari
boschi e foreste millenarie.
Ho navigato sui mari in tempesta
e sugli oceani in balia degli uragani
travolto da onde gigantesche
ma
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| Alzo gli occhi al cielo
e vedo te
mi guardo allo specchio
e vedo te
guardo l'acqua
e il tuo volto riflesso vedo
mi affaccio alla finestra
che la tua cornice
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| Bistrattata arida terra
scorri la morte
sull’altra sponda.
Aldilà del fiume
separi glorie e vicende
da uomini moderni
come quelli dal ventre vuoto
di sostanza organica putrefatta.
Uomini di oggi
guardate attoniti lì nel
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| In quella capanna
nel profumo dell'erba immerso
circondato da assonante
dolce cinguettio
io all'uscio mi trovai
con occhi volti
al limpido cielo azzurro
e serenamente
verso quel sentiero m'incamminai.
Oh! gioiosa mia compagna
tu eri
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| Se la terra coltiverai
solo frutti avrai
se la terra contaminerai
solo veleni avrai
se la terra lottizzerai
solo cemento avrai
ma se la terra
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| All'alba
un risveglio impazzito
mi scuote di botto
scaccia Morfeo
che fugge nella notte.
Colpo di mano
a sveglia impeccabile
che tronca di colpo
chissà quale sogno.
Sul finir della notte
il giorno nasce
ripiegando il
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| Solo nel buio d’uno specchio
dentro l'urla d’uno straccio
fuori essiccata carta al fine
con in testa controversia
*
è corpo organico grattugiato
con due occhi scavati nella roccia
*
Sicuro all’apparenza
chiuso nell’antro del magro io
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| No amore addio non dirmi
fiamma sei tu che il senso
della vita accende in me.
Sei tu il mio Inferno
il mio Paradiso
il mio fermento di passione.
Ma che ora deciso hai di andar via
di notte mio tormento d'amore sei
e il giorno paranoia e
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| mare dolce mare
culla della terra
generatore dell'equilibrio universale
tu che ispiri alla poesia da secoli
tu che alimenti i popoli
di questa meravigliosa Terra
tu che con i tuoi uragani
spingi avventurieri navigatori
su terre lontane e
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| Nel silenzio dell’omertà
cadenzar sento i passi
della mia sofferenza.
*
Alla deriva sono
su sentieri disertati
scavati in strade senza nomi.
*
Fabbriche di pifferi infernali
emergono in dimenticati ghetti
come atroci
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Se placar vedrai la mia ira
fa che il mio ardor non svanisca
e allora graffiami
feriscimi fammi impazzire
iniettami il siero della gelosia
provocami con la tua vanità
risveglia il mio uragano
il mio tormento
fa che su questa infinita
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| Immagini laceranti
su schermo piatto
raffigurano atroci scenari.
Sbracato sul divano
lo spazio gelido riempio.
Ombre in cerca di luce
volano su pareti ammuffite
noia e tedio di vivere
dominano un’aria viziata.
Sento solite voci
e musica
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| su taglienti lastre polari
disincantato giramondo vaga
*
pensieri di una mente
sanguinano ferite ignobili
nella nebbia perdente
*
scende un'entità
da un corpo tracotante
*
all’orizzonte il sole
illumina la bruma
acceca un passato
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| Canto di cuore errante
echeggia nella folla
in simbiosi epocale.
Danza un'anima
ferita dalla sorte
sul selciato di sangue.
Sono lacrime di dolore
in cerca del suo Angelo.
Ballata di una madre è
ad implorar l'arrogante Ade.
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| Su seducenti orizzonti
illumina l’etra plumbea
l’aria iridescente
fugge nenia funebre
del presente ripugnante
immortale alito vitale
su rive
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Sfuma la sera
nel pungente gelo della notte
d’un botto apparsa
nel limpido stellato.
La luna s’accuccia
timorosa per roboante
imminente evento.
Un balcone d’aria esultante
brulica come il soppalco
d’un teatro immaginario.
Regge figure
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Se tu mi dimentichi Autori Vari
Le poesie che hanno partecipato al Premio di Poesia Scrivere 2011, con tutte le opere partecipanti ed i vincitori
Pagine: 208 - € 11 Anno: 2012 - ISBN: 9781471686214
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Anime in versi Autori Vari
Antologia degli autori del sito Scrivere
Pagine: 132 - € 10,00 Anno: 2012 - ISBN: 9781471686061
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Invia un messaggio privato a Giovanni Chianese.
| Solitario sulla strada del lavoro
confratello del sol raggiante
in giorni come tanti
recondito sono fra nubi dominanti
Eppure altrove volge reminescenza
sconfinante nelle curve d’aurora
e silenzioso scivolar della via
che del magico volare del
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| Cielo fantastico
irragiungibile infinito
con gli astri che brillano
come il sole che riscalda la terra
la luna impavida
che ci guarda e ci illumina
e le scie luminose delle comete
come nostri desideri inafferrabili
ed io che ti guardo
mi
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| Proviene una strana stella
dalla gelida tormenta
d'innevati Monti.
Viene a illuminare
le buche di uno Stivale
che acqua rimorchia
nel pantano degli imbrogli.
Nel clima d’austerity
a fioche luci questa stella
poveri esseri alleggerisce
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| Mi perdo nel tuo pregnante seno
soffoco fra gli abissi del tuo respiro
labbra come ventose
dalla tua femminilità
linfa sensuale
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Falde insanguinate
nel pantano di diamanti
asserviscon
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| roboante eco s'avvicina
con nubi tuoni e saette smaglianti
è l'ira della natura
trema il cielo
inorridendo la terra
nella notte buia domina
un'opera poderosa
che all’infinito volge
nell'arco infinitesimo
dal dilagar
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| Passato è il maltempo.
Fra le nubi ripiega la pioggia
lasciando il posto
a sprazzi di luce diffusa.
Schiarito è l'orizzonte
che con tutto il suo splendore
più limpido e sereno
il paesaggio rende
che di foschia l'ombra
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| Magico tramonto,
tavolozza dei cieli
non prendertela
ora che vai via
ci sono ancora io,
il crepuscolo,
tuo ambito cugino,
che non ti fa sparire nel buio
ma t’addolcisce e ti sfuma,
ti accarezza e t’accompagna
sul sentiero della nanna,
e tu
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| Dormi amore
il tempo scorre silente
fra nuvole bianche
son qui nel tuo mondo
a scrutare nei tuoi occhi.
Un corpo stanco dal viaggio
nel tramonto di un'aurora
naviga nell’Oasi dei sogni
dove tu mi raccontavi.
E qui
immerso sono
nel
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| s’appresta la luce
a schiarire la notte
mentre impallidisce la luna
*
dal blu marino dipinto
riemergo guardando
la magica aurora
*
vedo un Sorriso riflesso
*
d’incanto la mia oscurità
sparisce nello splendore
come l’alba
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| Due crune
a spasso nel vento,
filo di paglia le attraversa.
E'fragile, e nel legare
si annoda di speranza
svolazzando in risonanza.
Nasce una sinfonia
per virgulti germogli.
Fiori in amore
gongolano
su lagune ondose.
Crune
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| Cumoli di morte
vagano in terra straniera.
Deserti e foreste in fiamme
bruciano dall’Oriente ai Balcani.
Detriti di metalli come nubi letali
entrano nelle fauci di portatori di pace.
Ignari soldati, nel fuoco infernale,
vita e speranza danno
a
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| Era giovane bello e forte
il suo motto era
annusare la morte
Entrava dalla porta del delirio
e dall’aldilà
con arte e musica ne usciva
Lamentavasi d'infatuati suoi
sue poesie non ascoltando
da musica dell’oblio dettate
Idolo
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spento è il fuoco
nel vitale alito
nel lacrimoso fluido
un cuore ghiaccia
fra le braccia di
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696 poesie trovate. In questa pagina dal n° 571 al n° 600.
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