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vinfra47
Le 425 poesie di vinfra47
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e, tremebondo passeggio la mia vita
come acrobata su di un filo in un circo pieno,
di volti sconosciuti e mai incontrati prima,
di risate inconsulte sfociate dal nulla dentro,
di bambini piagnucolosi per aver perso un pallone,
di donne truccate e
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e, ricordi quando fanciulli,
seduti guardando il mare
ci sfiorava il vento dell'amore,
e incuranti dell'altrui persone
ci accarezzavamo pensando altrove, e
agli anni a venire a ciò che sarebbe stato,
a cosa andavamo incontro ed avuto,
a
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e, non so se provare odio o amore,
o semplicente capitolare al dolore,
guardandoti in silenzio andare via,
con le tue cose, le tue gioie, le tue viltà, e
non sei mai diventata grande,
sei rimasta quel pulcino spaurito,
quella lumaca che ha
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e, piano piano le scale salirò,
con la paura indosso di verità,
con la vaga sensazione del futuro,
con la trepida speranza di vederTi, e
poi in fretta in fretta mi arrampicherò,
afferrando i pioli ad uno ad uno,
come fossero
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e, si può provare odio, rancore
per quegli esseri spregevoli ed inumani
che alzando un dito dicendo una parola
sconquassano il mondo, lo rendono malvagio?, e
si può additare al ludibrio della gente
quegli affabulatori stolti ed
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e, alla mia età ancora
di quanti amori sono degno?,
quante passioni devo provare?,
sentimenti veri assaporare?,
donne sincere ed oneste incontrare?,
amicizia senza pretesa stringere?,e
o rintanarmi come lumaca nel mio guscio,
aspettando
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e, nel suo bianco immacolato golfino,
con un foulard di navi bianche e rosse,
con nelle mani un crocifisso d'oro
l'esile corpo giaceva sul suo letto, e
pareva dormisse nel suo disteso viso,
gli occhi socchiusi, labbra serrate,
eternamente pronta
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e, pietà pietà vorrei provare
per gli umani esseri che
fanno dell'eresia il loro credo,
nel nulla vedono il creato,
per loro il sole nasce e muore,
la luna si tuffa dentro il mare,
i fiori sono lì solo per caso,
la neve quando
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e, ti guardo, ti osservo,
nei lineamenti odierni,
nei profondi occhi neri,
nelle pieghe del labbro,
nei solchi della pelle,
nelle mani oggi curate,
nell'incedere a passo lento,
nei capelli ormai bianchi, e
malinconia mi assale,
nostalgia mi
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e, resto qui in attesa
di un trillo, un segnale, un cenno
che possa ancora risvegliare
quella voglia incontrastata d'amore
verso tutti gli esseri ed una donna,
che mi pervade da sempre l'anima,
che mi attanaglia visceralmente il cuore,
che non mi
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e, mi arrovello la mente,
al pensiero sempre presente
della tua immagine su di me china
ad assaporare attimi d'amore, e
mi dispezzo ancora ora,
per aver distrutto tutto
in un secondo farabutto,
dalla ragione al torto passando,
l'evidenza vera
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e, vorrei tanto saper nel giusto
pregare,
essere degno una speranza
alimentare,
come da piccolo un castello in aria
fare,
con poco quel tanto che basta
risolvere,
in canna le parole giuste
avere,
agli altri il senno dei giusti
donare,
in un
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e, quando resterà solo lei
la carcassa,
e ogni alito di vita umana
sarà andata a raccogliere il conto
alla cassa,
il rammarico delle cose inevase,
il cruccio profondo del dubbio in te,
il sapere che ormai sei poca cosa,
essere
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e, allora ti prego parla,
abbi il coraggio dillo
che vuoi finire questa unione,
che ambisci ad una lauta separazione,
che vuoi al fine tutto troncare, e
non pensi a me, a noi del dopo,
quando ci rincontreremo domani,
credo saremo come ora
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e, scrivo a voi poeti per diletto,
che trovate nello scritto un po di pace,
che raccogliete i sentimenti tutti,
ed esternate a noi l'anima ed il cuore, e
sarà sempre bello con voi dialogare,
condividere affanni, gelosie ed inganni,
che la
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e, corro da te per donarti un fiore,
una gerbera rossa che tu tanto amavi,
davanti alla tua effice dolce e ridente
che riempie ancora di tempeste l'anima, e
ricordo, la scattai in quel motel in riva al lago
in una giornata di caldo umido
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Cerca la poesia:
Invia un messaggio privato a vinfra47.
e, torno con la mente ed il cuore,
stranamente stasera al mio primo amore,
a quegli occhi azzurri come il cielo,
a quel sorriso che pareva il sole,
a quegli sguardi che m' illuminavano, e
rivedo noi giovani, aitanti e belli,
spensierati con la
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e, un giorno figlio mio capirai,
quando la mia vita sarà ecclissata,
ed un velo pietoso sul mio volto calerà,
su quel marmo freddo e solitario,
che tuo padre non ha vissuto invano, e
la sua vita con gli sbagli e le vittorie,
con i
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e, su scendi da quella croce,
abbraccia il mondo che ti aspetta,
benedici coloro che ti invocano,
redimi qualcuno che ancora non crede,
afflata in un magico disegno mondiale
tutte le genti di ogni sesso e colore
spargi in loro fulgidamente amore,
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e, è proprio strana la vita
quando meno te l'aspetti
una persona lontana rivedi
un lontano carissimo amico
un amore straziante tradito
un essere che credevi già morto, e
la mente senza volerlo vola all'incontrario
luoghi, paesi,
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e, il lunedì vengo al mondo,
martedì cresco,
mercoledì sviluppo,
giovedì amo,
venerdì invecchio,
sabato
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e, solitario nelle foresta dell'infanzia
vagando,
come un lupo silano un capretto
cercando,
una farfalla il nettare di un fiore
annusando,
un viandante senza meta il fine
trovando, e
miriadi di visi mutevoli e vinti
incontrando,
persone,
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e, non voglio fiori o profumi,
nè dolci, pacche sulle spalle.
neanche ironici sorrisetti.
financo figuriamoci facili allusioni,
all'età passata e futura,
al divenire che forse verrà, e
se qualcuno si ricorderà dei miei
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e, oggi dono ad ognuno e a ciascuno
un ramoscello d'olivo
non per farmi
qualcosa perdonare,
di bieco perbenismo accusare,
da qualche sfrontato additare,
atroci colpe mai avute confessare,
ma solo perché è un di di festa, e
per
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e, guardando insieme estasiati il cielo,
un uomo ed un bimbo del mondo parlano
dell'infinito immenso e del mare profondo,
delle stelle cadenti e delle grandi comete,
degli animali grandi e piccole creature,
del ciarlare dell'essere vivente e non
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e, vedi? albeggia
la notte è andata via,
i sogni diventano sospiri,
un nuovo giorno corre già, e
specchiati dentro
con tutta la sincertà;
meritavi tutto questo? e
vai spedito incontro al tuo destino,
egli è
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e, oggi voglio dire solo frasi d'amore,
quelle vere che sa dire solo il cuore,
quelle che non sanno di triste inganno,
che riempiono l'anima e la fanno bella,
e vola e va per le stelle ed il cielo, e
oggi voglio donarti la mia unica vita,
fatta
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e, il lento maestoso frusciare sentirò
come carta vetrata su di un bellissimo marmo,
con il naso allinsù il profumo annuserò
come cane che bracca la prossima preda,
con la mente sgombra e vuota chiederò
al pari di un bimbo
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e, ti voglio, ancora ti rivoglio
gioventù di un tempo lontano,
essenza di vita spensierata e bella,
compedio di passioni ed emozioni vere,
preludio gioioso all'entrante maturità, e
ti bramo, si! ancora ti bramo,
età felice di
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e, in una sera tempestosa d'inverno,
in un caldo ciarliero salotto mi ritrovai
del più del meno ci scaldammo a parlare
del mondo, della vita, dell'economia, della fede,
dei figli, degli amori, e di tutto tutto quanto
v'è stato in
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425 poesie trovate. In questa pagina dal n° 241 al n° 270.
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