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Poesia del concorso Autoritratto
Le poesie che non scriverò
Credo d’esser nato con tutte le mie poesie
indice d’ineluttabile destino
e negazione del libero arbitrio
son tutte lì che mi affollano la mente
solitamente quiete
ma se percepiscono la mia pur velata intenzione di scrivere
si agitano come ossessi, si strattonano e alzano le mani
solo per farsi notare
alcune altere ed anche un po’ arroganti
sempre in prima fila, sembrano dire:
" scrivimi, vedrai che farai un figurone
con citazioni di greco e di latino
scrivimi, non esitare "
ma io sordo a quelle vanitose implorazioni
solitamente scelgo le più umili
quelle che a malapena riesco a intravedere
che cantan di ranuncoli e cortili di periferia
di ricordi lontani e qualche nostalgia
poi in fondo alla mente scorgo, come tra la nebbia
quelle che han rinunciato anche a farsi notare
stan ferme, bonariamente rassegnate
consapevoli che non le potrò scrivere mai
son le più vere, son le più belle
sono il segreto dell’anima mia
son la pazzia
Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
La riproduzione, anche parziale, senza l'autorizzazione dell'Autore è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e 171-ter della suddetta Legge.
«Bella questa piccola confessione che mestamente fa l'autore. Scrivere è un gesto che nasce da dentro, e spesso nella mente s'accalcano mille idee, ma sono le umili parole a far breccia sul foglio...
alcuni restii, o timidamente pudici, lasciano certe note intime all'ombra della propria mente, altri... liberano al vento attimi di se, quasi per liberarsi da dolori e pensieri che tormentano l'anima... o al contrario, scrivono di felicità da poter condividere...
ma in ogni qual modo vengano espressi i versi ...sono sicura che faccia bene all'anima... sia, di chi scrive, che di chi legge!
«...non sono la pazzia... Non sarà mai pazzia capire quel... momento di ispirazione dell'animo... e lasciarsi guidare dalle sensazioni percepite... e le parole scorreranno senza briglie sui fogli in bianco... Stupenda immagine dei pensieri in attesa di vivere nelle parole. Piaciutissima.»
«l'importante è lasciarsi andare, e scrivere quello che l'anima ci detta, la poesia è signifiativa, suggerisce di scrivere quello che sento il proprio cuore senza parole artefatte, che a volta non fanno capire a chi le legge i sentimenti nascosti che contengono... molto condivisa...»
«Questa poesia mi è piaciuta moltissimo! Molto molto bella, ma non so commentarla, tranne dire che è scritta coll'anima e col cuore, insieme a moltà umiltà e malinconia. "Le poesie più belle sono quelle che s'intravedono e non si riescono a scrivere: il segreto dell'anima mia" Trovo ci sia molta verità in questo. Poesia da conservare, !»
«"Incatenato in qualcosa che cerca di sopraffare sono come un piccolo fiore che si rintana" questa è l'immagine che mi hanno donato questi versi – la poesia profuma quando scritta con il cuore e come piuma ci fa volare in un mondo fantastico.»
«Al contrario di Mario, io che ho già scritto tutto, quando pubblico lascio sempre per ultime quelle del cuore, della pazzia, come lui dice, perché anch'io temo che non piacciano o non pubblichino e solo ogni tanto ne tiro fuori qualcuna a sorpresa e constato ch'è stato inutile tenerle per 30 anni nel cassetto. Faccia quindi uno sforzo il poeta e pubblichi, sono sicurissimo che sarà largamente apprezzato!»
«Falla esplodere Mario questa "pazzia" non privare chi da vicino ti segue dei tuoi scritti. Fai uno sforzo per tutti noi e facci felici. apprezzatissima come sempre.»
«...ciò che abbiamo nell'anima, le sensazioni più pure e intime non prendono forma perché con essa perderebbero valore... io così la penso... Molto bella»
«Il poeta, infatti, è colui che ti dà la sensazione di non aver letto, ancora, ciò che nella sua anima, vi è di biù bello da leggere. E questi versi confermano, appunto, che nella sua anima, vi è quanto lui, ritiene vi sia di più bello. Versi apprezzati e letti con molto interesse.»
«Questa è una delle mie preferite. Ho messo il segnalibro. Credo che la rileggerò molto volentieri. Penso inoltre che sia una delle più belle tra le tante tue, perlomeno, a mio piccolo sindacabilissimo parere.»
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Tibet Autori Vari «E’ con grande gioia che leggo questo bellissimo libro, che contiene parole che illustrano le caratteristiche e la bellezza della cultura e della religione Tibetana, dello splendido paesaggio del “tetto del mondo”. Le poesie contenute in questo libro dimostrano sintonia con il puro, amorevole e semplice cuore del popolo Tibetano. Apprezzo moltissimo l’amore e l’affetto degli autori di queste poesie verso le tradizioni del Tibet e verso la sua eredità spirituale.
Agli autori di queste poesie va il mio ringraziamento e le mie preghiere, ma anche a tutti coloro che le leggeranno!»
Lama Geshe Gedun Tharchin
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