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Mamma
tu che del tempo
sei già oltre e più ti tange
m'hai preceduto
in quel lontano spazio
ed io, qui sola,
ancor ti cerco
nel profondo e buio pozzo
dell'orfano mio amore
che ti piange.
Amarti
allora,
tra mille incomprensioni
ora sbiadite alla memoria mia,
fu arduo
e vano il mio parlarti,
ché sordi i nostri cuori
son rimasti,
cinti dalle nude e fredde mura
dell'incoerente convinzione
che infinito fosse il tempo
per imparare
dall'altrui ragione.
Adesso
immobile è il ricordo
a quell'ultima telefonata,
inutile
ma quanto doloroso
il rimorso giusto e meritato
d'avere atteso che la vita ti lasciasse,
incosciente egoista e stolta io
ché al tuo partire
non ci sono stata.
Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
La riproduzione, anche parziale, senza l'autorizzazione dell'Autore è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e 171-ter della suddetta Legge.
«Molto ben scritta questa coinvolgente e bella poesia, che accomuna tanti esseri umani nei rimpianti postumi... come se solo dopo... il nostro animo si potesse illuminare di vero e profondo amore!»
«Le parole non bastano mai ... Dopo... Versi accorati che comunicano il rimorso di non aver fatto abbastanza per la propria madre, versi in cui mi ritrovo, Molto apprezzata»
«Una lirica commovente al punto da far lacrimare il cuore. Parole non dette e che restano nell'anima a tormentarla, già tormentata da un'assenza che fa male.
Non si è mai pronti per un addio... mai, e quando arriva ci coglie impreparati all'evento. Un'assenza improvvisa, perché è sempre improvvisa, che lascia tanta amarezza per non aver potuto dire di più, per non aver taciuto pensieri inutili o per non aver detto una sola paorla in più che avrebbe messo a tacere, oggi la coscienza, che soffre.
Ma l'amore per una mamma è intrinseco e anche se si è dette cose che, non si volevano dire... è il solo cuore a parlare adesso e nel cuore, dietro certe frasi, c'è solo un immenso amore.
Bella... bella da far venire i brividi!»
«Non deve esser facile vivere la vita con un rimorso che non potrà mai abbandonarci – ma anche questa è una pedina che non può più tornare indietro – pensiamo allora che i nostri cari ci vedono ed ormai tutto sanno e soffrono vedendoci anche noi soffrire...»
«Le nostre parole per loro saranno sempre valide... non esiste tempo o terra per fargliele arrivare. Questi versi sono scritti con il cuore ed un pentimento sincero non potrà non trovare il giusto messo che a colei che non è più presente il messaggio faccia arrivare. Commovente e bellissima.
Molto sentita.»
«una bella poesia che riporta chiaro il confronto generazionale... le parole non dette e il dispiacere di non essersi sipegati prima di un addio... La trovo vera ed efficaciemente propositiva: Bella Bella!»
«Di getto, pieno d'empito sincero voglio dirti: brava! Brava perché mi fai vedere mia madre, bianca e gracile nel letto del silenzio, da dove mi accarezzava con gli occhi pieni di passione e balbettava appena le parole. Non saremo poeti mai abbastanza per dire dell'amore di una madre, siamo stati figli un po' distratti, ed oggi le vorremmo qui davanti per dare solo un bacio, una carezza. E' tardi e ci rimane il pianto, quello che per qualche stravaganza abbiamo trascurato, e spesso lo vorremmo sempre in gola per trovarci una forma di perdono. Bravo, poeta, che rinnovi nobili sentimenti a chi nel mentre e diventato padre o madre e a quel bel viso bianco va col suo ricordo di frequente.»
Cristalli nel vento Autrici del sito Scrivere Una raccolta di poesie è talvolta cosa stucchevole se non sorretta da un’idea che dia coerenza a un “canovaccio”, una sorta di filo di Arianna che conduca il lettore alla scoperta di un significato d’assieme. In verità un’idea in questa pubblicazione c’è ed è “forte”: sedici poetesse, dotate di spiccato lirismo e felicemente ispirate, cantano la vita attraverso le sfaccettature di uno smeriglio di cristallo. Cristalli nel vento, è l’opportuno titolo dell’opera, e son davvero puri petali di cristallo queste liriche, petali da strappare uno per uno.
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