Il riflesso di un diamante
filtra dalla finestra,
e lentamente accarezzandomi il viso
mi schiude gli occhi, accecandomi,
svegliandomi confusa, da un sonno calmo.
Dinanzi a me, una luna immobile.
Il suo chiarore crea sfumature di un argento vivo,
rischiarando le pareti della stanza.
Intorno a lei le stelle,
che come fiammelle
illuminano la volta celeste di un focolare biancastro,
mentre i pianeti sconvolti
si scatenano in una folle danza.
Sotto gli occhi di questo scenario,
la mia mente, di una lunatica pittrice,
inizia a riprodurre la tua immagine,
attraverso le ombre e i chiaroscuri
di un raggio pallido,
si offusca e ti appartiene.
Ripenso a quegli attimi felici,
nella speranza di riviverli ancora.
Voglio il tuo profumo,
per farlo mio.
Cerco i tuoi baci,
per emozionarmi come la prima volta.
Aspetto le tue carezze,
perché quel brivido freddo rinasca.
Sento le tue mani,
che mi sfiorano dolcemente
su una pelle di bianco velluto,
stringendomi improvvisamente
in una cerchia di intenso piacere.
Il tempo scorre nell'aria ininterrottamente,
mentre in un sorriso senza riflesso,
distrattamente quella luce mi abbandona.
Il tuo ricordo cosi forte e vivido dentro me
non vuole lasciarti lì, tra le pagine di un cielo stellato.
I miei occhi lo fissano,
la finestra è il mio unico ostacolo per raggiungerlo.
Nell'attesa di un'alba ormai vicina,
riesco per l'ultima volta
a specchiarmi negli abissi dei tuoi occhi,
in quel mare,
che nella sua oscurità cela luce,
la tua luce, si fonde a quella della luna
che vorrebbe rinascere nell'eco della tua anima.
Ed in una lacrima il tuo amore infinito,
che si disperde in questa notte avida di sogni.