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«Io in questa poesia non dico che i soldi sono il fondamento unico della vita di ognuno, ma che sono uno dei più importanti, cosa che in giro sento ancora negare.
Il denaro può permettere anche un arricchimento della cultura personale, libertà intellettuale. Chi non ha soldi arriva a ridurre anche il proprio animo, quindi la propria stessa persona, la propria mente, in miseria. Questa non è una visione ideologica della società, sia ben chiaro, sto solo dicendo che il denaro aiuta a non far divenire barlumi di pazzia i propri sogni. Questa poesia è una continuazione/risposta all'altra mia poesia "L'enclave dell'amore perpetuo".» |
Inserita il 07/12/2008 |
Chi lo dice che i soldi non contano?
Che vale solo l'orgoglio, la fede,
l'amore, quello vero,
quello da sogno...
Balle, solo superstizioni
Che aleggiano aleatorie
Sopra il nostro inconscio,
che è già lì,
pronto a tirar fuori
dalle mille ombre che
oscurano la verità delle cose,
il senso di base della vita secolare.
E aggrapparci ancora ai sogni,
ad un viaggio in America,
alle metafore di una vita migliore,
senza l'anima prigioniera
di una povertà anche intellettuale,
quel tramonto iemale
è solo uno specchio
del nostro animo ridotto in miseria,
la miseria quella vera,
che sa di terra incolta,
di aria insalubre,
di pioggia di spine
in un universo senza la fine
tanto sperata...
quei sogni illusori
fanno male ai cuori,
ti svegli di colpo, ansimante,
allunghi le mani
per prendere quel denaro,
stringerlo come un'amante,
ma poi restare lì,
solo in mezzo all'atmosfera pesante
di una stupida stanza
di sei metri quadri.
"Me l'hanno rubato",
la voce che implora senza respiro,
"Sono stati dei ladri"...
invece no,
quella realtà artefatta
ci ha ingannato per l'ennesima volta.
Il buio stancante
Che invade il flusso del sangue,
Ci opprime il pompare del cuore,
stringiamo le mani al petto,
stiamo ancora qui, da soli,
con l'afflizione
che inonda poveri occhi. |
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Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
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