Caro Direttore,
La fresca mattina allieta dolcemente il tuo risveglio
L' invidia non è un mio sentimento, mio caro fratello
Lassù sulla tua villa in cima alla gente
Tu ci guardi e mi odi...
Dunque ascolta le mie parole, caro dittatore...

Sei un abile oratore, che mente...
e per me non sei niente,
Il mio onore è il mio padrone,
e tu non puoi sottomettere la mia mente...

Credi che sia giusto tener chiuse le persiane
Credi che sia giusto tener divise le persone
Federalmente instabile, il compromesso getta pece
Sul nero albume... dentro l'uovo per mè non c'è nulla...

Leggi che impersonificano te, solo per te
Fabbricate da un fattore demente
Fabbricate per un pastore d' anime ingrate

Quanto disgusto,
io lì al tuo posto
metterei qualcun altro,
Magari chi nulla c'entra,
Magari un uomo o una donna, che non menta...

Un filosofo che segua degli ideali
Che inventi nuove identità morali
Filosofeggiando, capierebbe che la guerra è un opera imperfetta
Filosofeggiando, costruirebbe un ponte per una civiltà artefatta

Andrebbe bene anche un eremita
Che ci diriga in cima al monte
Non un fantoccio d' aria candita
Che infamante ammalia la mia gente

Io sono qui solo per vedere che faccia farai...
Quando il verme e la mela, saranno una cosa sola,
fra i tuoi dettati e le tue magagne, sarai maturo e cadrai...

E se solo il cieco vedesse, ed il muto parlasse
L' accesso al voto sarebbe negato...
se il sordo fumasse poi, saremmo in maggioranza
a sentire il tuo disgustoso dettato...
abbastanza, per aggredire il tuo fumo amaro
con una fresca fragranza...

Lo scriverò sui muri, PER GLI IGNORANTI A CARATTERI PIU' GRANDI...

Sei un ipocrita, ed il tuo seguito è fuorilegge
Ed il gregge, si beve ogni tuo verso
Fonte e ristoro, del suo pastore perverso...