Si accende lo schermo, sussurri e parole mai dette
che rendon piacere, pensieri e sogni nel vento perduti.
Lontananza e desiderio, struggenti parole che gonfiono il cuore,
stringono il nodo che lega la gola lasciando al vento messaggi d’amore.
Sei lontana, ti penso, scritture che mandano in estasi,
contatti virtuali che inebriano la mente, s’insinuano nell’anima.
Tempo passato fronte ad un algido schermo, messaggi parole,
discorsi ambigui e pianti nascosti, dolori mai confortati.
E’ forte il legame che unisce, dico ti amo, lo penso, lo sento,
ma una fitta scende al petto, ad ogni ti amo il dolore infittisce, ti strugge,
il respiro si affanna ed una lacrima scende, appanna la vista.
Tutto tace, intorno solo un gelido ufficio testimone d’amore.
Il tempo scorre, come un fiume in piena tracima acqua,
sfuggente nelle zolle si perde, dove tutto ritorna, non voglio dolore per te,
per te, all’altro capo del filo che vedi scorrer parole che non sono parole,
puntini che parlano, sussurrano, indicando un silenzio.
Per te, che ritorni al pensiero di frasi che scorrono,
figure che indicano un bacio rubato, una rosa, un cuore, un sorriso,
alla sua voce tu pensi, che non senti, ma vedi tradotta a parole,
potrei sentirla, toccarla e baciarla, non sarebbe più uguale,
potrei, cambierebbe l’amore, cambierebbe il dolore,
vorresti parlare e toccare, non puoi, perché è virtuale.