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«Questa mia poesia è stata scritta in occasione della morte di una persona vicina a me. Tutt'ora oggi ho necessità di dei riferimenti nella mia vita, e questa poesia testimonia come in questo io non sia cambiata. E' venuto a mancare uno di quei miei punti fermi... ripropongo questo componimento che onestamente non giudico nemmeno troppo male, considerando che era uno dei primi e la giovane età che avevo» |
Inserita il 16/08/2013 |
Ricordati
di quel giorno di giugno.
Io ero qui
ad aspettarti, qui,
a contare i giorni,
le ore, i secondi
che ci separavano.
Sembrava impossibile
attenderti senza desiderarti
e un instante era un'eternità
e la vita si fermava
e non trovare pace...
E adesso
l'eterno, lo tocco con le mani
ancora bagnate di lacrime
perché è vero.
La vita si è fermata,
la tua, stavolta.
E io
non trovare pace
mai più.
Ricordati,
che non mi piace
pensarti cenere,
né avvolta nel bianco sudario
né soffrire per ciò che
ti ha portata via.
Per me sei vita,
fuoco, quell'abito rosso
che portavi con maestria,
luce nelle tenebre,
sorriso nello sconforto.
E sono sempre
qui ad aspettarti,
ancora una volta
dimmi che tornerai.
Ricordati
di me. |
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Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
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