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Da poco si è aperta la caccia,
iniziata è la forsennata marcia,
con il fido fucile stretto in braccio,
ognuno si sente un vero omaccio.
Questa tribale dimostrazione
è solo una stupida esibizione,
solo un semplice divertimento
miliardi buttati così, al vento.
Opinar qualcuno potrebbe
ma, quale utilità avrebbe?
Sparare a tutto quanto
non è certo un vanto.
Pensate per un attimo a loro
piccoli uccelli uccisi in coro,
solo per mostrare il bottino,
chi lo fa’, non ha cervello fino.
Ogni piccolo animale
a nessuno può far male,
solo portar il suo canto,
è questo l'unico vanto.
Uccidere così, senza coerenza,
imbracciar e sparar con veemenza,
non è certo da omacci, uomini duri,
non siete certo voi d’animi puri.
Se sparare vi piace tanto,
non uccidete il bel canto,
non annientate l'ecosistema
che anche la natura vi tema.
Si può sparar pure al piattello,
anche questo può essere bello,
entrare in vera competizione
rispettando tutta la vegetazione.
Fatevi furbi, o cacciatori,
cacciate di più i veri valori,
dentro di voi stessi, trovateli,
a vostro vero vanto, metteteli. |
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Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
La riproduzione, anche parziale, senza l'autorizzazione dell'Autore è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e 171-ter della suddetta Legge.
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«Ho sempre odiato la caccia, secondo me, ci sono mille modi per divertirsi senza far male a nessuno.
La vera caccia si praticava quando serviva per sfamare la tribù, adesso a cosa serve?» |
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