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♦ Adriana Bellanca | |
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Nel mondo ci son molte donne belle,
in un giardino ci son tanti fiori,
di notte, in cielo, brillano le stelle
e la natura è piena di colori ...
Ma non ci accontentiamo mai di niente,
non siamo mai capaci di lodare
la vita, questo dono preminente,
perché non la sappiamo rispettare!
Crediamo ciecamente nel denaro
che rende più tranquillo l’avvenire,
il classico miraggio dell’avaro
che trema per paura di soffrire!
In gioventù pensiamo a divertirci
e senza programmar la nostra vita,
ma, poi, finiamo sempre per pentirci
e non troviamo più la via d’uscita!
Dal cielo non può scendere la manna,
dobbiamo essere noi a progettare,
perché altrimenti arriva la condanna
per tutto ciò che non sappiamo fare!
Purtroppo l’esperienza è un elemento
che s’acquisisce solo con il tempo,
e, quindi, dobbiam fare affidamento
sul nostro istinto e non sui perditempo!
Godiamoci la vita, rispettando
il prossimo con l’anima e col cuore,
viviamo allegri e, soprattutto, amando
coloro che ci danno tanto amore!
E’ l’indole che abbiamo, naturale,
a volte siamo schiavi di noi stessi,
non siamo predisposti a far del male,
ma ci lasciamo andare a forti eccessi!
Durante il corso della nostra vita
perdiam la cosiddetta ‘tramontana’
e provochiamo un’orrida ferita
a la persona che poi ci allontana!
Di questo mondo non ci basta il mare,
né il sogno d’un amore corrisposto,
o l’auto fuoriserie per viaggiare,
vogliamo i soldi ... a qualsiasi costo!
E’ colpa della terra sotto ai piedi,
ci manca, camminiam nell’incertezza,
non apprezziamo mai i nostri arredi,
vogliamo quelli altrui con la rudezza!
Ci manca tutto! Non sappiamo affatto
stimare il bene che ci gira intorno,
abbiamo il cuore sempre insoddisfatto,
si sente vuoto, nudo, disadorno!
Eppur non ci possiamo lamentare,
abbiamo l’automobile, la casa,
i figli, lo stipendio regolare ...,
però sentiamo l’anima pervasa
da un senso cupo d’insoddisfazione,
qualcosa che ci opprime ogni momento,
perché ci manca quella trasgressione
che ci procura un forte appagamento!
Sappiamo troppo bene che l’invida
trascina verso il senso d’egoismo,
se poi subentra pure la perfidia,
allora abbiamo perso il moralismo!
Guardiamo sempre gli altri e ci sentiamo
abbandonati dalla Dea Fortuna,
però se qualche volta riflettiamo
...di quelle cose non ne manca alcuna!
Dobbiamo essere onesti con noi stessi
e camminare sempre sui binari
del viver, senza inutili complessi,
perché noi siamo ... unici e primari! | |
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Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
La riproduzione, anche parziale, senza l'autorizzazione dell'Autore è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e 171-ter della suddetta Legge.
«Ci manca sempre la terra sotto ai piedi, in quanto non siamo mai contenti né di noi stessi, né di tutto ciò che possediamo in valori, beni mobili e immobili, non siamo mai soddisfatti di nulla. Tutto questo ci porta ad una insoddisfazione permanente che ci fa sentire nervosi e stralunati. Sembra che siamo nati sfortunati e non riusciamo ad avere ciò che ci manca, sono percezioni che lasciano lo stato d’animo a terra, e col morale sotto ai piedi si vive male, meglio dunque accontentarsi sempre i ciò che abbiamo conquistato nell’arco della nostra vita.» |
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