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“E vieni pure a chiedermi l’aumento?
- gridò il suo datore di lavoro -
ho già firmato il tuo trasferimento,
andrai a lavorare a Codigoro! ”.
Il povero Francesco restò muto!
Per trentaquattro anni è sempre stato
preciso, responsabile, avveduto
ed ora si sentiva declassato
e senza un preavviso, una ragione,
guardò il titolare e gli rispose:
“Dottore scusi, c’è una spiegazione?
Ho forse trascurato alcune cose
da danneggiare, in parte, la sua azienda?
Mi sono comportato sempre bene,
ma son disposto pure a fare ammenda,
ma lavorar laggiù non mi conviene!
In quanto all’aumento ... lasci stare,
la prego! Mi perdoni la richiesta,
però mi lasci ancora lavorare
in questa azienda, ... accetto la protesta
che sta facendo! La mia produzione
è troppo scarsa? E lei non è contento?
M’impegnerò di più, con dedizione,
però annulli in mio trasferimento! ”.
Francesco non si mosse, era prostrato!
Il suo datore prese il cellulare,
chiamò il segretario delegato
e disse: “Quell’ ‘istanza’ è da annullare! ”.
E, quindi, aggiunse, in tono paternale:
“Per questa volta voglio perdonarti,
ma non mi far pentire in modo tale
da esser, poi, costretto a licenziarti! ”.
Francesco ringraziò il suo padrone
e a testa bassa ritornò al suo posto
per svolgere la solita mansione!
Frattanto il proprietario di nascosto
chiamò, in ufficio, il proprio segretario
e disse: “Questa è l’unica maniera
per risparmiare un po’ sull’onorario,
bloccandogli gli scatti e la carriera! ”.
...E come si può esprimere un giudizio?
Politica contraria! ... E chi lavora
subisce un illegittimo supplizio ...!
La “legge del padrone” ... ha vinto ancora! | |
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Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
La riproduzione, anche parziale, senza l'autorizzazione dell'Autore è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e 171-ter della suddetta Legge.
«Il padrone ha sempre il coltello dalla parte del manico, purtroppo! Ragiono in questo modo perché facevo parte della classe sindacalista di un tempo e questa lirica rispecchia appieno l’andamento della vita di allora, quando il padrone trovava sempre il modo per tenere a bada i propri operai vessandoli con il pericolo del licenziamento, ancora oggi in tempi di pandemia c’è questa spada di Damocle sulla testa di moltissime aziende in difficoltà e il posto di lavoro è diventato un trono d’oro dove programmare il proprio futuro e quello della propria famiglia, con i sacrifici che sono tanti.» |
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