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“Roberto, non so come prenderai
la confessione che ti sto per fare,
purtroppo sono incinta! Cosa faccio?
Non mi potresti almeno consigliare?”
L’amante la guardò un po’ sorpreso
e poi rispose: “Sono incuriosito,
perché tu sei sposata e in questi casi
potrebbe essere stato tuo marito! ”
La donna replicò: “Ma sono mesi
che a letto non abbiamo alcun rapporto,
sospetto che lui sappia qualche cosa,
in pratica dev’essersi già accorto,
perché non mostra più il desiderio,
mi guarda con un’aria di sospetto,
ma non m’importa nulla del suo amore,
lo so ch’è una mancanza di rispetto
ma è di te che sono innamorata,
se vuoi gli chiedo la separazione,
non l’amo più, non c’è più sintonia,
s’è spenta pure la conversazione!
Sembriamo due fantasmi dentro casa,
ognuno gira in modo naturale
facendo i movimenti necessari
secondo le esigenze personali.
Però non hai risposto alla domanda!
Il figlio è tuo ed io ne sono certa,
possiamo andare a vivere insieme,
però la tua espressione sembra incerta!
Te lo ripeto, sono innamorata
e farò tutto quello che mi dici,
decidi, pendo sol dalle tue labbra,
io voglio solo che noi siam felici! ”
Così gli disse Rita al proprio amante,
il quale ripensando al suo destino
sentendosi insidiato nella vita
dall’invadenza brusca del bambino
rispose: “Se tu m’ami veramente,
procedi per l’aborto! Non possiamo
convivere in tre di questi tempi,
è questione di spese, ma ti amo! ”
Ma Rita gli rispose: “Se davvero
mi ami mi dovresti confermare
che il figlio è frutto dell’immenso amore
che c’è tra noi, senza ipotizzare
su ciò che poco prima t’ho svelato,
mettendo in dubbio quello che t’ho detto
riguardo all’apatia con mio marito
e tu mi stai mancando di rispetto!
Il figlio è tuo, se non sei convinto
faremo la verifica ad entrambi,
ma vedo che mi fissi insofferente,
con sguardi tesi, veramente strambi!
Immagino che cosa stai pensando,
che faccio ancor l’amor con mio marito!
E’ vero che gli uomini son falsi,
non m’ami più! Adesso l’ho capito!
Di fronte ad un problema stai scappando
e quell’amore che giuravi a letto?
Dov’è finito? Quelle smancerie
son scivolate dentro ... al gabinetto?
Mi tengo il mio bambino e vado a casa
a confessare tutto a mio marito,
se lui non vuole ed è suo diritto ...,
vivrò da sola, questo è il benservito,
perché t’ho amato tanto, te lo giuro!
T’ho amato più della mia stessa vita! ”
Così dicendo se ne andò infuriata
lanciandogli una frase ... colorita!
...Lui restò lì assai pietrificato
per quelle accuse che gli ha mosso Rita,
voleva richiamarla, ma quel dubbio ...,
...però la sua compagna ... era sparita! | |
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Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
La riproduzione, anche parziale, senza l'autorizzazione dell'Autore è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e 171-ter della suddetta Legge.
| «La maggior parte degli uomini fuggono o negano quando c’è di mezzo una gravidanza, sospettano altre vicende e non si degnano mai di avere sbagliato, ne di assumersi la responsabilità della gravidanza stessa. L’uomo cerca la donna per le proprie esigenze e i propri desideri corporali, ma di fronte alle responsabilità fugge a gambe levate, non riesce a convincere se stesso che è stato un rapporto d’amore sincero per il quale è uscito questo problema improvviso che ora bisogna affrontare con amore e intelligenza, ma l’istinto maschile è sempre quello di far ricadere le colpe sugli altri.» |
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 La donna ama creare vite, l’uomo distruggerle. (Antonio Terracciano)
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