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♦  Michelangelo Cervellera  |
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“Tu vuoi il mio corpo, solamente quello!
Di me non t’interessa proprio niente!
Il solito vizioso dal cervello
mancante d’ogni logica decente!
Son solo il tuo giocattolo sul letto,
ma io possiedo un’anima ed un cuore,
mi devi soprattutto del rispetto,
non chiedermi mai più di far l’amore! ”
Così gli disse Barbara a Roberto,
il quale un po’ confuso e sconsolato,
rispose: “Ti confesso a cuore aperto
che sono veramente innamorato!
Ti amo perché provo un sentimento
che nasce dal profondo del mio cuore,
la tua bellezza dona gradimento
che provoca l’istinto a far l’amore!
Per l’uomo è una cosa naturale
e non mi sento affatto un depravato! ”
Ma Barbara ritenne irrazionale
l’arringa e disse, in tono concitato:
“Voi uomini ci avete giudicate
donnette dal cervello di gallina,
per voi siam solamente destinate
a svolgere i lavori di cucina!
Ma siete voi a non voler capire
che siamo intelligenti ed evolute!
Perciò se vi volete divertire
andate in cerca delle prostitute!
Non sono donna da portare a letto
per farti sollazzare con il sesso,
io merito il più vivido rispetto,
non sono una schiavetta in tuo possesso!
Perciò da oggi ... niente desideri,
se vuoi restar con me ... nessun contatto,
siam solo due amici assai sinceri
e quindi ci atteniamo a questo patto! ”
Il povero Roberto restò male,
doveva rinunciare all’improvviso
a Barbara, al suo amore passionale
che lo faceva andare in paradiso!
Rispose: “Accetto pure il tuo giudizio,
però giuravi che mi amavi tanto,
adesso questo tuo è un pregiudizio,
farò fatica a non restarti accanto!
Le donne fanno sempre dei confronti
con uomini provati in precedenza,
si vede che nei vari resoconti
son l’ultimo dell’ampia concorrenza!
Capisco tutto, ormai ti sei stancata
e non riesci a dirlo apertamente,
ti tolgo questa spina acuminata
e me ne vado ... educatamente! ”
Così dicendo si girò di scatto
e se ne andò deluso, amareggiato.
E Barbara col viso stupefatto
e l’animo del tutto sconsolato,
pensò ...: “Stavolta sono stata dura,
Roberto s’è offeso veramente
per scegliere in quel modo la chiusura!
Adesso sta soffrendo amaramente!
Purtroppo ne conosco anche l’orgoglio,
tra poco proverò a contattarlo ...,
il cellulare spento, un vero scoglio!
Se mi chiamasse, ... provo ad aspettarlo! ”
Il tempo che seguì fu soprattutto
un triste patimento, silenzioso,
entrambi freddi, l’animo distrutto,
vivevano in una mondo puntiglioso!
...Tre mesi dopo furono invitati
a far da testimoni ad una sposa,
perché sapeva ch’eran separati ...
Durante la funzione religiosa
Roberto aveva gli occhi solamente
per Barbara che piena d’emozione
cercava la sua mano ardentemente ...,
li stava coinvolgendo la passione!
In piedi con la mano nella mano,
col cuore ch’esplodeva d’esultanza ...,
la sposa gli sorrise e il sacrestano
fe’ cenno a mantenere la distanza ...! | |
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Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
La riproduzione, anche parziale, senza l'autorizzazione dell'Autore è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e 171-ter della suddetta Legge.
| «Una lite come tanti tra due fidanzati, ma poi il distacco li fa soffrire enormemente e l’orgoglio è quello che li tormenta, il destino in questo caso è dovuto intervenire sotto forma di un matrimonio per far sì di riunire due anime in pena, è bastato uno sguardo perché l’amore ritornare a far battere il loro cuore. Ma i sentimenti non devono mai essere offesi altrimenti l’orgoglio delle persone si blocca e l’amore finisce in cantina.» |
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