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Mi vulissi ripusari rintra ri ‘nsonnu dilicatu
pi putirimi svigghiari nta nu munnu ‘ncantatu
unni a genti si po abbrazzari senza scantu
e stringiri forti ci si vò bbeni cu sapi quantu,
mi vulissi ‘mbriacari pi ridiri tuttu u iornu
e nun pinsari ca ‘nchiusu dintra sempri sugnu
pi cuppa nun si sapi di cui e nun si sapi cu fu
ca fici stu gran dannu e nun si visti acchiù,
cussì ni taliamo tutti cu l’occhi storti e brutti,
ama stari arrassu, senza rari cunfirenza a tutti
e su pi casu quarcaruna muta muta s’avvicina,
ci a fari na vuciata: " Attia unni vai assassina",
viri unni semu arrivati tutti pari, chista è pazzia,
signuri mei di stu passu na resta sulu a puisia.
Traduzione:
Devi strare distante
Mi vorrei riposare dentro un sonno delicato
per potermi svegliare in un mondo incantato
dove la gente si può abbracciare senza paura
e stringere forte chi vuole bene non si quanto,
mi vorrei ubriacare per ridere tutto il giorno
e non pensare che sono sempre chiuso dentro
per colpa di chi non si sa e non si sa per cosa
che ha fatto tutto sto danno e non si è più visto,
così ci guardiamo tutti con gli occhi storti e brutti,
dobbiamo stare lontani, senza dare confidenza a tutti
e se per caso qualcuna zitta zitta s’avvicina,
gli devi gridare: " ehi tu dove vai assassina",
guarda dove siamo arrivati, questa è pazzia,
signori miei di questo passo rimane solo la poesia. | 
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