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Il pane quotidiano, è risaputo,
a pranzo e a cena ci fa compagnia,
è un elemento molto conosciuto
e viene consumato in allegria
A tavola non deve mai mancare,
insieme al companatico s’abbina,
un cibo naturale e singolare,
dimora in modo anonimo in cucina.
Un altro, noto, pane quotidiano
è quello dell’amore che ci invita
a consumarlo a letto o sul divano,
perché fa parte della nostra vita.
L’amore è un sentimento sacrosanto,
di certo è l’alimento più importante
per l’uomo e per la donna ed è pertanto
un intimo elemento dominante.
C’è poi un terzo pane quotidiano
che semina il tracollo in chi l’acquista,
perché è solo un mezzo disumano
che spinge a diventare disfattista!
E’ il pane quotidiano della droga
e certa gente non può farne a meno,
chi cade in questo fiume poi s’affoga
in mezzo all’onde che son senza freno!
Nei grandi centri metropolitani
ed anche nelle zone provinciali
lo spaccio passa per diverse mani
nei modi più veloci e naturali!
Lo spaccio nelle scuole e negli uffici,
coi pusher comandati dalla mafia ...,
è questo il più nemico dei nemici
che spinge l’uomo a diventare cavia!
La droga per chi è succube del vizio
è diventata il pane quotidiano,
purtroppo resta schiavo d’un supplizio
che lo travolge in modo disumano!
Un pane quotidiano tutto nero,
seppure la sua polvere è bianca,
ormai si trova in modo lusinghiero
e per chi spaccia ... aumenta il conto in banca!
La polverina bianca ha invaso il mondo,
tra i suoi parenti c’è: la cocaina,
la marijuana, l’ecstasy e in fondo
l’amfetamina insieme all’eroina!
Sostanze prese per via vascolare,
o digerite con travaso orale,
oppure per via intramuscolare
se non assuefatte ... in via rettale!
E’ triste constatar come la gente
mantiene vivo il giro dello spaccio,
si vendon pure l’anima per niente,
per poi ridursi peggio d’uno straccio!
Dobbiamo annoverare tra i clienti
ragazzi minorenni e sprovveduti,
con risultati invero deprimenti
per i loro domani inavveduti!
Comunque questo pane quotidiano
per molti indispensabile e divino
è solo un mezzo futile e malsano
che porta il proprio vivere al declino!
Io preferisco il pane quotidiano
creato con la crosta e la mollica,
mangiato e assaporato piano piano,
perché l’ho guadagnato con fatica!
Mi piace pure il pane quotidiano
ch’è riferito al senso dell’amore,
perché mi fa sentire ancora umano
e mi trasmette gioia in fondo al cuore!
Il terzo pane, quello della droga,
non m’interessa! Voglio la mia vita
gestita col rispetto, senza foga
e la coscienza rigida e pulita! |
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Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
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«Il pane quotidiano inteso come elemento basilare per il nostro vivere, e il pane quotidiano inteso come l’amore che ci illumina la vita rendendoci felici, non hanno nulla a che spartire con il pane quotidiano così chiamato da coloro che si alzano al mattino pensando alla droga, per loro la strada è quella del declino, giorno per giorno dovranno dibattersi nei meandri dello spaccio per procurarsi la dose necessaria al loro sostentamento quotidiano e questa non è vita! Meglio dunque vivere serenamente mangiando a tavola e amando a letto senza ulteriori impedimenti di natura controversa.» |
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