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Siam sei miliardi e mezzo di fantasmi,
ognuno tira l’acqua al suo mulino,
nessuno pensa d’essere inferiore
e spia dentro all’orto del vicino!
I popoli si odian fra di loro
e quasi tutti chiudono il confine,
si spendono miliardi per i muri,
è diventato un odio senza fine!
Ancora oggi, nel duemilaventi,
ci sono troppe forme di razzismo,
mettiamo avanti il cuore del buonista,
ma poi neghiamo il senso d’altruismo!
Fantasmi d’un pianeta senza pace,
nazioni che si spiano fra di loro,
ovunque la politica è nemica,
in ogni stato è crisi di lavoro!
Si fugge dalla guerra verso il mare,
ma non si trova un popolo accogliente,
si scarican le colpe l’un con l’altro
e ciò colpisce solo l’indigente!
Fantasmi le persone c’hanno fretta,
fantasmi sono i figli e i genitori
che mancano del dialogo in famiglia,
fantasmi anche i pittori e gli scrittori!
L’esercito dei futili fantasmi
son quelli con in mano il cellulare,
son schiavi d’un oggetto sempre acceso
che in pratica impedisce a dialogare
a faccia a faccia con parenti e amici,
perciò fantasma è pure chi risponde,
perché resta invisibile all’azione ...
s’intrecciano i discorsi sulle onde!
Siam diventati un mondo di fantasmi,
non ci si vede più al bar in piazza,
si fanno dei messaggi pei saluti ...,
se ci si incontra poi ci si imbarazza!
Che vita di fantasmi conduciamo,
ognuno si nasconde nel suo io
e naviga sul web per passatempo
cercando qualche facile desìo!
Quanto era meglio al tempo di mia nonna
con la polenta al tavolo spianata,
ognuno la prendeva col cucchiaio
e dopo averla a lungo ben gustata
ne riprendeva ancora e sorridendo
guardava tutti gli altri componenti
con i cucchiai pronti ad afferrare
un altro giro e ridere contenti!
In dieci intorno al tavolo sereni.
pacifici, felici, si scherzava,
ci guardavamo tutti quanti in faccia
e fra di noi però ... si dialogava!
Adesso, oltre al nostro cellulare
che ci tiene impegnati nei messaggi,
abbiamo il computer con la posta,
la chat, i link, ma siamo dei selvaggi,
perché non ci parliam direttamente,
non ci vediamo più per mesi e mesi,
scambiamo i nostri affari in virtuale,
ma senza aver dei dialoghi palesi!
Siam diventati proprio dei fantasmi,
siam tutti collegati al virtuale,
contatti telefonici o quant’altro,
però nessun rapporto personale!
Fantasmi negli uffici col computer,
fantasmi che camminan per la via,
fantasmi per gli amici ed i colleghi
ed è fantasma pure ... l’allegria!
Non si coltiva più un’amicizia,
si dialoga soltanto al cellulare,
fortuna che resiste ancora il letto
per un contatto ... intimo e solare! | 
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Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
La riproduzione, anche parziale, senza l'autorizzazione dell'Autore è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e 171-ter della suddetta Legge.
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| «Amore, questa parola che si può interpretare in mille modi, non fa parte della solidarietà del nostro mondo, dove vige invidia, odio, razzismo, interessi pubblici e privati, l’amore dei popoli è ancora lungi a venire, siamo solo dei fantasmi che vivono e camminano senza una sorta di amicizia comune, ognuno pensa per se stesso, questo purtroppo è il mondo in cui viviamo oggi. Si spera che la violenta ondata del virus che sta danneggiando tutto il mondo possa schiarire le coscienze umane.» |
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