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L’Italia non è più il Bel Paese,
per colpa d’una grave epidemia
ha chiuso i cittadini dentro casa
ed i turisti ... sono andati via!
E’ stata una tempesta spaventosa
che c’ha investiti come uno tsunami,
causando un vasto numero di morti,
tra loro innumerevoli gli anziani.
Purtroppo non c’è ancora alcun vaccino
già pronto per poterci liberare
dal virus che continua pernicioso
a volerci, per forza, danneggiare!
Ci siam trovati col sedere a terra
di fronte ad un nemico misterioso
che ci sta decimando senza sosta
e in modo veramente vergognoso!
Tra poco ci dovremo rimboccare
le maniche con massima efficienza
e ritornare ad occupare i posti
che ci spettavan già in precedenza.
Ne siamo consapevoli di questo,
ritorneremo a prenderci la vita
cercando di difenderla coi denti
per renderla sicura e più gradita!
Dobbiamo riportare il Bel Paese
sul trono che gli spetta per diritto,
il popolo è rimasto intrappolato,
ma non s’è dichiarato mai sconfitto!
L’Italia è la penisola più bella,
la terra dove splende sempre il sole,
è ricca di grandiosi monumenti,
nonché di tante ... splendide figliole!
Non siamo morti, siam sopravvissuti
ad un contagio assai pericoloso
ed ora tocca a noi organizzarci
per un futuro molto meno ansioso.
Appena arriva l‘ordine di uscire
dai nostri quotidiani appartamenti
ci guarderemo in faccia un po’ sorpresi
per essere di nuovo tra i presenti.
Da subito dovremo lavorare
cercando d’evitare quei perigli,
che il virus si diverte a divulgare,
per non lasciare l’incombenza ai figli!
Sopravvissuti a un’immane strage,
ci riteniamo alquanto fortunati
e quindi ci dobbiamo preparare
a completare i compiti rinviati.
Ci attendono giornate impegnative,
ma siamo pronti a svolgere il dovere
di riportare il nostro Bel Paese
sul trono e per tornare a sostenere
quell’entità scolpita nella storia,
che in seguito ad un dramma interiore
ha dovuto per forza rinunciare
perdendo il suo notissimo spessore.
Pian piano quest’Italia sarà ancora
la mitica penisola invasa
da un numero immenso di turisti,
seppure oggi resta chiusa in casa!
Domani la bandiera tricolore
la rivedremo ancora sventolare
sul più alto pennone della gloria,
perch’è tornato il tempo di brindare!
L’Italia delle spiagge decantate,
delle città artistiche e venuste,
dei pregi rinomati dappertutto,
potrà mostrare le sue grazie auguste!
L’Italia tornerà il Bel Paese
da sempre invidiato e corteggiato
pel suo inestimabile valore
che il mondo intero ha sempre rispettato! | |
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Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
La riproduzione, anche parziale, senza l'autorizzazione dell'Autore è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e 171-ter della suddetta Legge.
«Purtroppo siamo caduti nelle sabbie mobili del virus e stiamo facendo del tutto per riemergere in questa tremenda circostanza, ma non ci arrendiamo, nonostante la morte dello zoccolo duro del Paese, ossia gli anziani che sono stati la storia del passato, noi, sopravvissuti dobbiamo rimboccarci le maniche e iniziare la risalita per uscire da questo percorso infame e disagiato. Ma nessuno si è arreso, siamo pronti al sacrifico per far tornare l’Italia suo trono che le spetta, ci vorrà tempo, ma siamo tutti consapevoli delle enormi difficoltà che ci aspettano.» |
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