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1) Nel mezzo del cammin di primavera
mi ritrovo chiuso in una stanza scura
senza risorse e con la tasca nera.
.
2) Ah quando a dire e quanto è dura
non poter veder la luce del sole
che anche a guardare il cielo fa paura!
,
3) E a uscir di casa è un dolor di mole
che si ripete dall’alba al tramonto
senza poter dire neppur tre parole.
.
4) Devo star chiuso in casa e fuor dal mondo
per evitare il virus che avanza
e che trascina all’inferno o più in fondo.
.
5) Per tutto ciò non esco dalla stanza
e continuo a legger storie del passato
che mi portano a secol di distanza:
.
6) quando si andava in guerra obligato
e si lasciavano effetti e famiglia
per ubidire a un crudele Stato.
.
7) Or vado e passo avanti oltre le miglia
a rivedere strade e auto in sosta
e nessun che apre e chiude una maniglia.
.
8) Guardo e ascolto ma non trovo risposta,
di quando potrò uscir da questa guerra
che ogni giorno colpisce senza sosta.
.
9) Vorrei veder pulito mare e terra
il dì che uscirò fuor dalla porta
e non sentire più venti di guerra.
.
10) Ma l’aria che avanza non riporta
nè il giorno e né l’ora per uscir fuori
e tutto ciò di certo poco importa
.
11) a chi vive in ville e parchi in fiori
e circontati da lucciole lucenti
che san scaldar anime e freddi cuori,
.
12) non vedono spesso chi vive di stenti
e pur mettono bastoni tra le ruote
per non far uscir nessuno dai conventi.
.
13) E non c’è vento che l’umanità scuote,
ma solo urli tra TV e giornali
e aerei che vanno a basse quote.
.
14) Non si può star neppur sui davanzali,
han detto che il virus cammina
e fa strage fuori e dentro agli ospedali.
.
15) E non c’è ancora una nuova medicina,
si cura spesso alla vecchia maniera,
col caldo miele della ape regina.
.
16) E ogni esser contaggiato prega e spera
a tutti i Santi e ognuno al suo Dio
per rivedere il ciel di primavera.
.
17) Ma a quando pare anche il canal del rio
ha preso il virus e non può cure dare
quel che avverrà lo sa solo il buon Dio.
.
18) Sono e siamo in profondo a navigare
con la peranza di uscirne fuori
e ad uno, ad uno i suoi cari abbracciare.
><
19) Si, prima o poi, si tornerà alla luce
e si faranno i conti senza sconti
con chi al mondo le ferite si cuce! |
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Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
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