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Particelle di polvere, fluttuano
dentro un raggio di sole nato, desiderato
estate insolita ci parla imponente
Stridono i gabbiani bramando pescetti
attorno a scogli rinfrescati di mare
Qualcuno gira sparando bolle di sapone
il vento le spinge tra gli ombrelloni
sorrisi inattesi deformano volti seri
di amanti del sole delusi
strappati dalla routine del costante lamento
Ambulanti pesantemente vestiti
vogliono vendere ombrelli doppi
ne aprono i raggi per farli vedere
li avverto, non è un gesto da fare!
D’improvviso raffiche forti
l’aria rinfresca, brividi e libellule ovunque
invadono spiagge seminando ansia, stupore
gente che corre ovunque verso l’interno
bambini spaventati, alcuni col pianto in volto
Il mare gonfia, sembra che scorra
verde di sole al centro, azzurro e poi blu infondo
cielo nero dietro, a far degli occhi
sguardi stupiti o languidi come gli innamorati
certi esclamano con versi e gridolini il loro stupore
Contrasti dentro ai cuori meravigliati, ammaliati
polvere come nebbia oscura avanza
dall’orizzonte alla pineta, alle sottili mura del bar
s’avvicina veloce la gente che corre al riparo
tromba d’aria a Ferragosto!
L’avevo detto ai forestieri, io c’ho provato
che aprir quei raggi lì, porta sfortuna
mi guardavano straniti mentre tra me pensavo
“scherzo ... la verità è soltanto che l’abbiamo voluto”
e la natura ora ci risponde a ... tuono |
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Bella ma non ho trovato il messo con la tematica. (Francesco Rossi)
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