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Che la Tera sia ‘nquinata lo sapemo
da lo smog, li veleni e l’ecomostri,
da l’inceneritori, li disastri
e dai “risanamenti” che pagamo.
Dice... sia tutta corpa der progresso
de li concimi, le vacche, i diserbanti,
li profumi, i rossetti, l’assorbenti
e quello che buttamo dentro ar cesso.
Li fossi so’ ‘nquinati, ma chi sente?
La ‘mmonnezza nun c’è chi la riccoje:
a ‘n parmo der culo de le mojie,
nun je ne frega ‘n mazzo dell’ambiente.
Ma ce so’ pure cose, in tanto strazio,
che so’ innovative, ‘n ce so’ cazzi:
pensamo solo a i missili, a li razzi,
a l’astronavi ‘n volo ne’ lo spazio.
La ricerca trova sempre novi posti,
la scienza ormai nun cià più confini
e i viaggi ne lo spazio so’ più inclini
a incrementa’ ‘n pochino i nostri costi.
La crescita è giunta a ‘n punto tale
che se, tra quarche tempo raddoppiamo,
dato che tutti quanti nun c’entramo,
finisce in un macello generale.
’Sta sovra esposizione der pianeta
preoccupa parecchio li potenti
che senza facce troppi complimenti
‘ntrujeno pe’ cercasse ‘n’antra meta.
Le navicelle spaziali so’ guarnite
de tutti li confort che ce vonno,
lo viaggio nun dura manco ‘n anno,
le signore so’ pregate e riverite.
Nemmeno ‘n milione a passeggero
ce vonno d’euri p’affrontare il viaggio
e è garantito che nessun disaggio
troverà chi se ‘mbarca su ‘r veliero.
Cianno portato già diverse piante
coll’astronave su ‘r pianeta Marte,
prezzemolo, patate, piante corte
pe’ produrre er cibo e la corente.
Hanno pure progettato le città,
le scole, li teatri e l’ospedali,
la polizia, i negozi de giornali
pe’ fa’ in quer posto ‘n’artra civirtà.
Chi nun cià ‘n milione pe’ ‘r bietto,
dovrà resta’ attufato su’ la Tera
e in caso che scoppiasse ‘n’antra guera
ciavra’ li spicci pe’ compra’ l’ermetto.
Quelli de le sinistre e de le destre,
co’ le saccocce piene, ‘ n po’ più bravi,
partiranno ar sicuro su le navi
armate perdipiù a spese nostre. |
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Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
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