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Arriva Natale,
il mondo è diviso,
la pace è in affanno
e manca il sorriso!
I sogni d’un tempo
si sono invecchiati,
respirano a stento
nei cuori inquinati!
Intorno c’è un clima
di gran pessimismo,
la gente rifiuta
il falso ottimismo!
Un tempo a Natale
ci stava allegria,
adesso nel cuore
c’è ... malinconia!
Le feste son belle
soltanto per stare
insieme in famiglia
e per inneggiare!
Ma poi si ritorna
al viver normale,
incombon le spese
sul nostro morale!
Natale precede
il primo dell’anno
e poi la Befana
per chiuder l’inganno
d’un altro domani,
d’un nuovo futuro
perché lo sappiamo
ch’è molto insicuro!
Va bene, è Natale,
facciamo la festa,
intanto i problemi
nessuno li arresta!
Almeno pe’ un giorno
gettiamo i pensieri
che ci hanno vessato
con modi severi!
Tagliamolo a fette
il buon panettone,
offriamolo a tutti
durante il cenone!
C’è l’albero acceso
ornato di palle,
a tavola intanto
si dicono balle!
Un clima festoso
s’aggira in famiglia,
al termine poi
balliam la quadriglia!
Lasciamo da parte
bollette e scadenze,
i debiti in corso
e le sofferenze,
è prassi normale
scambiarci gli auguri,
col cuore indulgente
buttiamo giù i muri!
Perché è Natale,
è un giorno di pace,
rendiamolo tale
seppure è fugace!
Stappiamo bottiglie
di buono spumante,
perché il Natale ...
è un giorno importante! | |
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Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
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«Forse il Natale di una volta era ben diverso, forse perché eravamo più giovani o forse perché uscivamo da una guerra drammatica e il benessere che prendeva piede ci faceva vedere le cose in modo ottimistico, il Natale di oggi è molto diverso, dentro gli animi c’è l’amarezza di non progettare il proprio futuro, i giovani sono disorientati, i lavoratori si sentono precari, i medici mancano, l’Italia è un territorio scarso di difese meteorologiche, il tutto invade il nostro cuore, a Natale si festeggia, ma sappiamo bene i pericoli che ci sono alle spalle per il nostro futuro.» |
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