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A volte irriducibile avversario
tal altra carezzevole e materno.
Soggetti a te gli dei ed i mortali
e ai tuoi capricci spesso incomprensibili,
alle tue traiettorie imprevedibili
più leste dello sbattere delle ali
nell’infinito niente dell’eterno:
e al giusto e al rio dispensi il suo salario.
O sei silente, oppure gran fracasso,
tanto aggressivo o già serpiginoso;
è tutto scritto e tutto disegnato
dalla tua mano, sì crudele Fato.
Lo so; pur ribellarmi giammai oso:
il fiume scorre sempre verso il basso.
-
Il fiume scorre sempre verso il basso?
Per il passato più non posso nulla;
si è persa l’acqua che ha ingrossato il mare.
Ma da quest’oggi e ancora, nel domani,
ne devierò il tragitto, con le mani,
nutrendo queste piante a me sì care
e il clerodendro sulla terra brulla:
nella penombra, senza fare chiasso,
ché sono uomo! E sfido anche te, Morte,
offrendo il petto ad ogni avversità;
e tu Destino, temimi, tu stesso,
ché innanzi a me ti voglio genuflesso,
piegando a mio diletto la realtà:
e guarderò nel viso la mia sorte.
-
E guarderò nel viso la mia sorte,
ed essa avrà dolcissime sembianze;
il crine riccio e gli occhi luminosi,
ed in fattezze ingenue di bambina
la lucida scaltrezza da faina.
E dalla vista invano mi nascosi,
lo volle il Fato, e vane le speranze;
che ti amo non bisbiglio ma urlo forte,
e mi dibatto avvinto in una rete
di amore, forte e dura come il cuoio,
e più mi muovo e più ne resto preso.
E qui di fronte a te sono indifeso,
percorro a grandi passi il corridoio
che porta alle più gelide segrete. |
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Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
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«corona di sonetti speculari» |
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Che dire? Componimento di ampio respiro (Alberto De Matteis)
scritto da penna esperta e rara a trovarsi. (Alberto De Matteis)
Complimenti sf. Buona serata (Alberto De Matteis)
magistrale ammirato like (Francesco Rossi)
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