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Noi siamo dei robot in carne ed ossa,
però abbiamo cose differenti
rispetto a dei modelli artificiali,
innanzitutto siamo intelligenti,
inoltre possediamo una coscienza
e l’organo primario, ossia il cuore
che ci permette dolci sensazioni
nel campo celestiale dell’amore.
Scendendo nel settore più inferiore
del corpo abbiamo il membro genitale,
lo cito solo come una risorsa
in quanto fulcro generazionale.
I nostri quattro organi umani:
coscienza, cuore, sesso e intelligenza
non sono dei fattori riguardanti
la macchina robotica ch’è senza
quei leciti elementi della vita,
in quanto son modelli costruiti
dall’uomo stesso e vengon programmati
in base a dei concetti stabiliti.
Pertanto l’uomo pur coi suoi difetti
rimane sempre al centro della vita
umana e non verrà sostituito
d’alcun’altra invenzione pur gradita.
La nostra intelligenza è veramente
un magico miracolo operoso
che crea e viaggia tramite il pensiero
in ogni panorama prestigioso.
Per il robot la cosa è ben diversa,
perché risulta tutto programmato,
pertanto non ha basi per agire
in modo personale, è comandato
al proprio interno da circuiti chiusi
e quindi è un automa assoggettato
ai voleri dell’uomo che comanda
e muove tutto in modo controllato.
Ci sono dei robot intelligenti
con sensibilità già predisposta
al dialogo, in forma quasi umana,
ma sono sincopati alla risposta.
E quelli predisposti a rimpiazzare
gli addetti alla mansione manuale ...
pei quali nelle aziende dell’industria
...è stato già ridotto il personale.
Ma l’uomo resta sempre il primo attore
sul vasto palcoscenico del mondo,
perché è sempre lui che predispone
la scelta d’ogni compito fecondo.
Per quanto poi concerne le emozioni,
le sensazioni e gioie dell’amore,
il campo è estremamente riservato
a chi possiede i palpiti del cuore.
Pertanto l’uomo con l’intelligenza
può correre e volar di fantasia,
creare ed inventare ad ogni istante
il cambiamento d’ogni strategia.
E’ l’uomo che dispone sulla terra,
con propria volontà ed intelletto,
il fare ed il distruggere ogni cosa
perché sospinto sempre dal concetto
ch’essendo in grado di poterlo fare
agisce in sintonia con il cervello
da sempre pronto ad ogni iniziativa
per dimostrarne il massimo livello.
Qualsiasi robot vien progettato
dall’uomo e perciò è innaturale,
è solo una corazza di metallo,
ovvero di natura artificiale.
Ed ecco dunque quale differenza
ci sarà sempre tra il robot creato
e l’uomo nato da virtù divina
che dell’intelligenza lo ha dotato! | 
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Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
La riproduzione, anche parziale, senza l'autorizzazione dell'Autore è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e 171-ter della suddetta Legge.
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| «E’ sempre l’uomo che costruisce tramite il progresso i modelli per autogestire le proprie attività, ma nello stesso tempo muove interrogazioni e riflessioni riguardo ai sinonimi costruiti dalla mano dell’uomo stesso. La scienza non si ferma, è assodato, però a volte si dà la zappa sui piedi perché vuole oltrepassare i limiti della vita umana, in questo corsa e ricerca l’uomo non si sente mai soddisfatto, ma alla fine si dovrà arrendere perché l’intelligenza umana non è fare copia- incolla, ci sono elementi soprannaturali che ne difendono il dono.» |
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