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Sul tavolo ho poggiato un foglio bianco,
però mi sta guardando in modo odioso,
perché avverte le mie sensazioni,
comprende che quest’oggi son nervoso!
Mi tremano le mani e all’improvviso
il foglio prende subito a vibrare,
ballando in modo strano, molto strano,
da non poter neppure appoggiare
la penna per trascrivere qualcosa
(un pensierino poco adulatorio),
si muove in modo alquanto altalenante,
somiglia a un terremoto sussultorio!
Ho messo alcuni pesi ai quattro lati
al fine di vergare le emozioni
che in quel momento stavo sopportando
per colpa delle mie palpitazioni.
Il cuore mi saltava dentro il petto,
in quanto la mia splendida Sabrina
m’aveva rifiutato una proposta
che a me sembrava invece genuina.
La libertà di scelta è doverosa,
ma sto vivendo un critico momento,
non posso ribellarmi a questo stato
di cose che alimentano il fermento.
Intanto il foglio ha preso a rifiutarsi
perché si riteneva prigioniero,
sentendosi impedito, ha reagito
dicendo in tono duro, alquanto austero:
“Agli angoli m’hai messo quattro pesi,
credendo di far quello che ti pare
usando la tua forza, ma l’orgoglio
mi spinge fortemente a reclamare!
Finché tu sarai teso, esagitato,
non t’autorizzo a scrivere sul foglio,
non chiedermi il motivo, lo sai bene,
in questo modo proprio non lo voglio!
Io sono un foglio vergine, pertanto
non puoi sporcarmi con la prepotenza
e non accetto alcuna imposizione,
la tua è solo ... bècera violenza!
Io sono solamente un foglio bianco,
son debole, ma tu non hai il diritto
d’insudiciarmi coi tuoi scritti d’ira,
adesso basta, me ne resto zitto! ”
Sapevo molto bene la ragione,
non ero in condizione sufficiente
per scrivere dei versi suggestivi,
per l’animo nervoso, inconcludente!
Il foglio aveva detto cose giuste,
in verità l’avevo violentato,
ho tolto i quattro pesi dai suoi lati
e prontamente lui m’ha ringraziato!
Ho preso il cellulare ed ho chiamato
Sabrina ch’era molto amareggiata,
piangeva ed ho invocato il suo perdono,
me l’ha accordato un poco rinfrancata.
Frattanto il foglio è diventato rosa
e s’è disposto lieto ad accettare
i versi che parlavano d’amore
e non parole inutili ed amare!
La penna adesso scrive senza sosta,
il cuore gli comunica impressioni
che prima non riusciva a elaborare
per colpa delle troppe sensazioni.
Avevo litigato con Sabrina,
ma ora, per fortuna, ho fatto pace,
il foglio ch’è sensibile ha capito,
non mi contesta più, m’aiuta e tace.
Appena terminata la poesia
il foglio ha dondolato stupefatto
e poi m’ha detto: “Devi scriver solo
se senti il cuor felice e soddisfatto! ” |
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Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
La riproduzione, anche parziale, senza l'autorizzazione dell'Autore è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e 171-ter della suddetta Legge.
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«La mia è solo pura fantasia, però in verità non lo sappiamo se la reazione del materiale che usiamo abbia un’anima o meno, in tal caso può succedere che provi delle sensazioni invisibili che noi non possiamo avvertire, come in questo caso della poesia suesposta in cui un foglio veniva vessato sotto lo stato d’animo agitato del protagonista. Sensazioni che se vere ci sarebbe davvero da riflettere perché allora tutto ciò che facciamo sarebbe soggetto all’esame sensitivo delle cose.» |
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Molto, molto apprezzata. (moreno marzoli)
Forse davvero tutto ha un’anima. (Antonio Terracciano)
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