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Che pena! Sto davanti ad uno specchio
completamente nudo per scoprire
la differenza di quand’uno è vecchio
con una foto (roba da svenire! )
da giovane (ero nudo pure in quella),
col corpo palestrato, bello, asciutto,
me l’aveva scattata Raffaella,
la mia ragazza, che io, farabutto,
tradivo con le altre, a più riprese,
...lasciamo stare ... è storia del passato ...,
avevo ventun’anni e qualche mese,
desideravo tanto essere amato!
Con gli occhi sulla foto da ragazzo
rimango affascinato nel vedere
la linearità e m’imbarazzo,
perché lo sguardo tende a ricadere
sull’uomo nello specchio con la pancia
che sembra un’abbondante mongolfiera
e mi vergogno andar sulla bilancia,
perché la mia è piccola, è leggera
e si potrebbe rompere all’istante!
Con gli occhi fisso i rotoli di ciccia
che fanno da corona circostante,
in forma irragionevole, massiccia,
al grosso ventre, con le cosce obese
che sembrano attaccate nell’interno
e in varie parti sono pure estese
le vene varicose sull’esterno!
Insomma! La vecchiaia ci trasforma
il corpo in un ammasso di rottami,
è inutile cercare il peso- forma
facendo le promesse ed i proclami ...
Da giovani è tutta un’altra cosa,
si vive senza assillo d’ingrassare,
e, poi, pian piano è ... regola spinosa ...
il grasso tende sempre ad aumentare!
Lo specchio è veritiero, prendo atto
che il tempo ci modifica l’aspetto
e il fisico risulta contraffatto,
son vecchio e grasso? E vabbè, l’ammetto! |
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Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
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«Il tempo passa per tutti e la vecchiaia avanza imperturbabile senza tentennamenti di sorta. Ce ne accorgiamo solo quando facciamo dei confronti col tempo passato o quando allo specchio vediamo i capelli bianchi e le rughe che affiorano sul viso, allora ci prende l’ansia della vecchiaia e delle condizioni fisiche che non rispecchiano lo spirito ancora vivo, ma è la vita dell’essere umano che non si vuole assoggettare ai voleri del tempo.» |
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