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“Ho sbagliato, ho pagato,
ma non sono un delinquente!
T’ho tradita, t’ho ferita,
ora sono un penitente!
Son pentito, avvilito,
vengo a chiederti perdono,
non odiarmi, non lasciarmi,
altrimenti mi abbandono!
Nel futuro, te lo giuro,
sarò l’uomo più fedele,
voglio in dono, il tuo perdono,
sarò dolce come il miele!
Quegli sguardi, infingardi,
non mi danno una risposta,
per favore, con il cuore,
dimmi che sei bendisposta!
Ho capito, ... ho capito,
non mi vuoi più perdonare,
con la coda tra le gambe
ora vado ad annegare
i pensieri truci e neri
nei bicchieri pien di vino,
poi mi taglierò le vene ...,
metto fine al mio destino!
Quell’amore sacrosanto
che nutriva il nostro cuore,
sta morendo in modo orrendo
per un solo, sciocco errore! ”
Diffidente, lentamente,
alla fine si è commossa,
con la mano, piano piano,
è passata alla riscossa ...
ben preciso, in pieno viso,
m’ha assestato un gran ceffone
e m’ha detto a muso duro:
“Sei un vile e un mascalzone!
M’hai tradita, m’hai ferita,
ora cosa dovrei fare?
Perdonarti, o lasciarti,
ma non posso ragionare ...
perché adesso, ti confesso,
sono incinta di tre mesi,
tutto quello c’hai promesso,
senza falsi malintesi,
se ci tieni e lo mantieni,
entro un mese ci sposiamo,
è un consiglio, questo figlio,
non ha colpe e io lo amo! ”
Mi son messo in ginocchio,
con l’orecchio sulla pancia,
ho provato un’emozione ...
l’ho baciata sulla guancia!
L’ho guardata dentro gli occhi
era proprio una madonna,
agitato, ... le ho detto:
“Sei la sola, santa donna
che io voglio, con orgoglio,
tutelare nella vita,
ci sposiamo e nostro figlio
è la gioia più infinita!
Te lo giuro sul mio onore
ti sarò sempre vicino,
t’amerò con tutto il cuore
fino all’ora ... del destino! ”
Lei felice m’ha guardato
con un velo d’emozione
ed ho letto nel suo sguardo
un’intensa commozione! | |
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Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
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«Il nascituro ha messo con le spalle al muro entrambi i coniugi che di fronte alla responsabilità hanno ritrovato quel feeling che sembrava sfuggire loro di mano, una notizia che li ha fatti ricredere e investiti di una nuova vicenda che la vita li porta a sviluppare con amore e interessi reciproci per amore di una creatura che non ha colpe di ciò che è accaduto precedentemente. Vicende di questo genere sono all’ordine del giorno e non sempre finiscono bene, si spera che la saggezza e l’intelligenza, uniti al buonsenso, possano sempre prevalere in favore di figli.» |
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