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“Se t’ho sposato è perché ti amavo!
Perché nutrivo un’infinita stima,
da quando m’hai tradito con Fiorella
il nostro amor non è più come prima!
Mi sento derubata di qualcosa!
Per me la dignità è come l’aria,
se sento che mi manca son perduta,
la reputo la valvola primaria!
Non so che cos’hai fatto insieme a lei ...,
cercavi carne fresca e nuove scene
d’amore per sentirti un vero uomo
e giuri che mi vuoi ancora bene?
Di giorno quando vai a lavorare
ti vedo sempre sopra un altro letto,
con quella donna ... lurida puttana,
non hai avuto il minimo rispetto
per me che ho rinunciato alla carriera,
ti sono stata accanto con amore,
t’ho dato la passione e il sentimento
entrambi con l’affetto del mio cuore!
Adesso non mi sento più tua moglie,
mi sento sola, triste ed umiliata,
non mi riesce di guardarti in faccia,
mi sento offesa, urtata ed adirata!
E’ stata mia cugina a riferirmi
la visita a Fiorella in casa sua,
t’ha visto entrare dentro a quel portone,
nessuna fedeltà da parte tua!
Mi chiedi scusa? Ma chi mi cancella
le scene sessuali dal cervello
c’hai fatto insieme a quella sciagurata?
A quanto vedo non hai più l’anello!
L’hai tolto come fanno i veri amanti?
Per un senso di colpa certamente,
oppure l’hai lasciato in pagamento
a quella malafemmina indecente?”
A questo punto il povero marito
rispose: “Ce l’ho in tasca, son distrutto!
Non t’ho mai vista in quest’orrendo stato!
E’ colpa mia! Ciò che ho fatto è brutto!
Però è stata solo un’avventura
durata poco più d’un paio d’ore,
l’avevo conosciuta il giorno prima
in quell’ambulatorio del dottore
e nell’attesa abbiamo dialogato
entrando in breve tempo in confidenza,
m’ha dato il suo indirizzo e il giorno dopo
in casa sua ... data l’avvenenza ...
mi son lasciato subito sedurre,
al termine però non m’è piaciuto!
E’ stato solo sesso senza il cuore,
un atto veramente irresoluto!
T’ho confessato tutto e son pentito!
Se ora mi volessi perdonare ...,
ti giuro che sarò fedele in tutto,
decidi tu! Ti prego non mi odiare! ”
Rispose la consorte: “Abbiamo i figli
che sono ancora piccoli e pertanto
non voglio scompigliare la famiglia,
avrai il tuo castigo sacrosanto!
Ho già diviso i letti, per un anno
andrai in salotto a dormir da solo,
così avrò la prova se davvero
non pensi più di fare il donnaiolo! ”
Il povero marito le rispose:
“Accetto per rispetto al tuo dolore,
ma ti dimostrerò che quello sbaglio
non entrerà mai più nel nostro amore! ” | |
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Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
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«NB.: I nomi dei personaggi e la vicenda suesposta sono frutto della mia fantasia, pertanto ogni riferimento a persone o cose, deve ritenersi del tutto casuale.
Vicende simili a questa sono all’ordine del giorno, l’uomo che tradisce la consorte per una scappatella volante non si rende conto del male che porta in casa dove la moglie non riesce più a guardarlo negli occhi, una situazione davvero difficile, una convivenza dove si è perduta la stima e parte di quell’amore che era la colonna portante delle famiglia stessa.» |
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