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Un giorno ... moriremo tutti quanti
ad uno ad uno senza alcun avviso
e ci ritroveremo a fianco ai Santi
a passeggiare in mezzo al paradiso.
La legge della morte non prevede
né dialoghi, ne scambi d’opinione,
pertanto ciò che avviene in quella sede
è sol dovuto alla trasformazione
interna e esterna d’ogni personaggio
che viene richiamato dal Signore
ed una volta dentro l’ingranaggio
rimane inerme, senza alcun vigore
a contemplare il celestiale eliso,
laddove regna pace ed armonia,
in un eterno tempo ormai deciso
nel quale svanirà la fantasia
ed ogni desiderio del mortale.
Si vègeta alla stregua d’un defunto
privato in tutto d’energia vitale
in quanto nel momento ch’è raggiunto
dal soffio della morte, immantinente,
avviene un cambiamento radicale
e del suo “io” non rimarrà più niente,
...sarà soltanto un corpo vegetale!
Il suo passato resta nei ricordi
dei figli o del parente più vicino,
sia positivi, oppure assai discordi,
che il tempo, poi, riduce al lumicino.
Perciò una volta entrati in paradiso,
dobbiamo sottostare a normative
severe con contegno condiviso
ed adeguarci a varie direttive.
Lassù, da morti, non contiamo niente,
la boria, sempre vivida in ognuno,
si spegne in modo alquanto pertinente
e in verità non siamo più nessuno!
La nostra vita, i sogni, la ricchezza,
gli amori con i beni familiari,
la nostra risoluta sicurezza ...,
...da morti cambieranno gli scenari!
Saremo inermi, apatici, fittizi,
passando il tempo senza ragionare,
lontani dagli aneliti e dai vizi,
nessuno ci può, dunque, consolare!
Adesso sulla Terra i prepotenti
si muovono in virtù dell’arroganza,
nell’Aldilà saran degli impotenti,
gli verrà tolta tutta la baldanza!
Se oggi stanno lì sul piedistallo
sentendosi i padroni della Terra,
domani scenderanno dal cavallo
per essere sepolti sottoterra!
Nell’Aldilà saremo tutti uguali,
non ci saranno poveri o signori,
perché siam tutti solo dei mortali
che s’atteggiano in base ai propri onori!
Pertanto quella stolta sicumera
che mostrano da sempre nella vita,
gli serve ad avanzar nella carriera,
...ma dalla morte verrà poi punita! ! |
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Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
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«La vita è una ruota che gira e finché il suo moto resta positivo non dobbiamo temere nulla, tranne quel giorno che purtroppo si fermerà e allora dovremo prendere atto che non apparteniamo più a questo mondo ma ad un mondo arcano laddove conosceremo i misteri della vita. Qui in Terra ci atteggiamo a superuomini immortali, ma nell’Aldilà sarà tutta un’altra musica, ovvero saremo solo delle coscienze umane laddove dovremo rendere atto dei pro e dei contro esibiti durante la nostra esistenza, quindi saremo al pari dei grandi che ci hanno vessato senza un minimo di buonsenso.» |
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Forse cerchiamo di diventare qualcuno quaggiù (Antonio Terracciano)
proprio perché consapevoli di non essere nessuno (Antonio Terracciano)
lassù! (Antonio Terracciano)
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