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«Innanzitutto ringrazio chi ha apprezzato il contenuto e la forma di questo mio componimento (tre quartine di endecasillabi monorimi), e poi, nondimeno, coloro che non si sono mostrati tanto d’accordo sul suo messaggio (una poesia serve anche a far pensare, e sarebbe facile, ma banale, scrivere cose molto probabilmente da tutti condivise, come, ad esempio, le gioie dell’amore o le nefandezze della guerra) . Vorrei comunque sottolineare la differenza che c’è tra maldicenza e calunnia. La prima può essere intesa come "discorso malevolo o dannoso all’altrui reputazione", mentre la seconda è "diceria o imputazione coscientemente falsa e diretta a menomare l’integrità morale o la reputazione altrui" (ho copiato dal "Devoto- Oli") . La calunnia, cioè, è senz’altro dire il falso, mentre nella maldicenza può esserci (e spesso c’è) un fondo di verità. Se, ad esempio, qualcuno dicesse di me che sono un ladro, mi calunnierebbe certamente, mentre se si limitasse a dire che sono, che so, piuttosto trasandato nel vestire, farebbe una maldicenza. Le maldicenze fanno sempre male ma, essendo spesso basate, come ho precisato, su un fondo di verità, possono anche indurci (quando ne veniamo a conoscenza) a mutare certi nostri atteggiamenti, o almeno, quando ciò appare impossibile, a renderci consapevoli dei nostri limiti che, senza un giudizio esterno, difficilmente emergerebbero da soli.» |
Inserita il 06/09/2018 |
Quando si è oggetto di una maldicenza,
è opportuno un esame di coscienza:
non nasce all’improvviso una credenza,
senza ch’essa abbia base di partenza.
Se in fretta maldicenza a rifiutare
noi ci mettiamo, e pure ad accusare
chi quella diceria ha voluto fare,
danno a noi stessi andiamo ad arrecare.
E’ spia soltanto, ogni maldicenza,
di ciò che ci angustiava in precedenza,
utile invito a andare avanti senza
difetti di cui siamo a conoscenza. |
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Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
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«Penso che ciò che sostengo in questa composizione possa valere, oltre che a livello individuale, anche in ambito sociale, quando ad esempio una nazione come l’Italia è oggetto di maldicenti attacchi da parte di certa stampa estera.» |
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lettura profonda dell’umano. Rime simpatiche. (Dorella Dignola)
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