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“Signore, mi può reggere il bambino?
Arrivo qui di fronte in farmacia,
però faccia attenzione al pannolino
è pieno, ... me l’ha fatta per la via! ”
E se n’è andata tutta trafelata,
aveva un’inflessione da straniera,
da quel momento non è più tornata,
...immaginavo una giornata nera!
Così mi son trovato il bimbo in braccio
che diffondeva ... un cattivo odore,
mi sono chiesto: “Adesso cosa faccio?”
Guardavo il bimbo ch’era di colore ...
Mi sono avviato in quella farmacia
per chieder qualche minimo ragguaglio
su quella donna che, sfortuna mia,
m’aveva spinto a fare quello sbaglio!
Mi sono avvicinato ad un dottore
chiedendo della donna ch’era uscita
e lui m’ha detto: “Quella di colore?
Appena entrata è subito sparita!
Abbiamo un’altra uscita secondaria
che dà sulla stradina laterale,
sembrava avesse fretta, aveva un’aria ...,
pensavo che la donna stesse male! ”
Gli dissi del bambino e di cambiarlo ...,
sorrise e poi chiamò una ragazza
che lo pulì con grazia, ... nel lavarlo
scoprì un qualchecosa che imbarazza ...!
Perché lungo la schiena del bambino
spiccava, scritto grande, a pennarello:
“Non voglio rovinare il suo destino,
il suo avvenir dev’essere più bello! ”
Ci siam guardati in faccia sbigottiti,
perché quel piano era ben studiato!
Che cosa fare? ... Attimi sgraditi,
ho preso il cellulare ed ho chiamato
la polizia al fin di rintracciare
la madre, forse ancor nel circondario.
Il comandante ordinò di fare
ricerche, con un tono autoritario.
Voleva informazioni minuziose,
però all’infuori che m’avesse messo
il bimbo in braccio, delle altre cose
non risultava nulla di connesso.
Mi chiese i documenti per dovere,
però mi interrogava con sospetto,
pensavo mi dovesse ritenere
un complice od un tipo circospetto.
Gli stavo quasi per risponder male ...,
...entrò un poliziotto di gran fretta
e disse: “Per un fatto occasionale,
un incidente di motocicletta,
è stata ritrovata la straniera,
fuggiva col suo amico tunisino,
volevano arrivare alla frontiera
lasciando qui quel povero bambino! ”
Guardai il capitano con rancore
per quel sospetto quasi disumano,
poggiai lo sguardo pure sul dottore
che mi faceva segno con la mano
a contenermi ... ed aver pazienza.
Frattanto il bimbo in braccio alla ragazza
guardava tutti noi con insistenza
cercando la sua mamma, quella pazza!
......
A volte ci succedon delle cose
per cui non ci troviamo preparati,
...speriamo che non sian dolorose,
sennò finiamo sempre ... danneggiati! | |
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Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
La riproduzione, anche parziale, senza l'autorizzazione dell'Autore è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e 171-ter della suddetta Legge.
«Nel corso della vita accadono tante vicende strane, come in questo caso dove il protagonista viene catapultato in un dedalo disumano, un bambino abbandonato alla pietà degli altri con una madre in fuga con l’amante. Cose che succedono, ma che il più delle volte ci trovano impreparati a subire imposizioni così violente da non riuscire a farsene una ragione, ci vuole buonsenso e l’aiuto delle autorità per rientrare nella propria vita privata.
NB.: La vicenda è frutto della mia fantasia, pertanto ogni riferimento a persone o cose deve ritenersi del tutto casuale.» |
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Una madre in fuga, un bambino da accudire e ci si (Sara Acireale)
trova impreparati. C’è lo spunto per scrivere un (Sara Acireale)
romanzo in questi versi. (Sara Acireale)
Complimenti al Poeta per la sua vena poetica e la (Sara Acireale)
sua fervida immaginazione (Sara Acireale)
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