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Guardavo tre cavalli sulla spiaggia,
correvano veloci in faccia al mare,
le zampe sollevavano la sabbia ...,
sembrava si volessero sfidare!
Il primo era un vero purosangue
aveva un bel mantello tutto bianco,
nel mentre l’altro, con un certo affanno,
cercava di restargli fianco a fianco!
Il terzo, molto indietro, arrancava,
più si sforzava di restare al passo
e meno riusciva nel suo intento ...,
sperava inutilmente in un sorpasso!
Volavano al galoppo senza sosta,
un quadro veramente inusitato,
il mare sullo sfondo li invitava
a correre finché reggeva il fiato!
La scena era invero affascinante
con tre cavalli vividi e felici,
la loro libertà io l’invidiavo,
non erano costretti ai sacrifici
così come gli uomini al lavoro
costretti tutti i giorni ad un dispendio
di sforzi a favorir la produzione
per guadagnare un modico stipendio
per anni ed anni sino alla pensione!
...I tre cavalli poi hanno girato
e son tornati indietro dal padrone
che se ne stava placido, abbronzato,
accarezzando i tre ad uno ad uno,
tra loro c’era una perfetta intesa,
infatti salì in sella al purosangue
perdendosi nell’arida distesa!
La scena m’è rimasta alquanto impressa ...
pensavo ai tre cavalli sulla spiaggia,
correvano sfidandosi l’un l’altro,
in una lotta improba, selvaggia,
in seguito si sono ritrovati
di nuovo insieme, senza odio alcuno ...,
gli uomini non hanno questa dote
aspettano il momento più opportuno
per superare al volo l’avversario
ed una volta giunto sul traguardo
di quel percorso tanto trasognato
non lo degnan neppure di uno sguardo!
I vecchi amici servono soltanto
per fare la scalata del potere
ed una volta giunto sullo scranno
dimentica chi ha fatto il suo dovere!
Mi riferisco certo alle elezioni,
laddove i cittadini più che onesti
lo hanno fatto eleggere al Senato,
ma ora i suoi doveri son modesti!
Raggiunto il trono non si torna indietro,
si resta a viva forza sullo scranno
e pieno d’arroganza sibillina
assume la condotta del tiranno!
Il purosangue lì, su quella spiaggia,
voleva sì, sentirsi vincitore,
però finita la veloce sfida
tornava fra gli amici con pudore!
Per l’uomo il discorso è ben diverso ...,
tornare in umiltà dai vecchi amici?
Raggiunto il piano alto della scala
per lui ci sono solo dei nemici!
Invidio quei cavalli sulla spiaggia
che lungi dall’inutile arroganza
correvan tutti, liberi e felici,
godendosi la vera fratellanza! |
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Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
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«L’uomo è stato sempre un arrivista e nella sua rincorsa al potere dimentica coloro che gli sono stati vicino nei momenti dell’ascesa. Quando si è privi di riconoscenza umana si assume un’alterigia che desta antipatia a chi sino a ieri aveva nutrito dei sentimenti veri verso la sua persona. Gli animali spesso dimostrano più sensibilità nei confronti dell’amicizia, loro sanno che è meglio stare uniti quando la vita è difficile, cosa che negli uomini non avviene per l’egoismo congenito che li spinge a superarsi.» |
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Hai ragione, dobbiamo prendere esempio dagli (Sara Acireale)
animali. Acuta riflessione (Sara Acireale)
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