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Morire? Ma perché dobbiam morire
e dopo che nel corso della vita
abbiamo fatto tanti sacrifici?
E’ questa una sentenza assai sgradita!
La decisione non mi sembra giusta,
perché se una persona ha lavorato
per quarant’anni merita il diritto
d’avere un tempo lungo e riservato
per riposarsi e per godere almeno
per altri quarant’anni l’esistenza!
E’ veramente un ingiustizia ingrata
lasciar la vita quando l’esperienza
vissuta con gli errori del passato
ci serve dopo per gustare appieno
il resto della vita in santa pace
godendo la vecchiaia a tempo pieno!
E, invece, volontà preponderanti
c’impongono un traguardo limitato ...,
ottanta- novant’anni e poi l’oblio ...,
col nome nostro che vien cancellato!
Davvero una terribile sentenza
non condivisa da nessun mortale
e contrastata in modo virulento
perché risulta troppo micidiale!
Dobbiamo lavorar tutta la vita
ed aspettare il giorno della morte?
Mi sembra una sentenza disumana,
contesto tutto ciò urlando forte!
Bisogna lavorare per morire?
Allora mi rivolgo al Padreterno:
“Qual è il vero scopo della vita?
Tu non possiedi alcun amor paterno!
Noi siamo i figli e Tu sei nostro Padre
e quindi come legge naturale
dovremmo accompagnarTi al cimitero,
ma l’immaginazione è surreale,
perché purtroppo hai previsto questo
ed ora assisti alla nostra morte
del tutto indifferente come sempre,
perché decidi Tu la nostra sorte! ”
E’ vero siamo poveri mortali,
pertanto dobbiam solo sottostare
a questa dura legge celestiale
che impone di doverci assoggettare
al criptico mistero della vita
e come soldatini coscienziosi
dobbiamo rispettare questo dono,
ma senza aver pensieri irrispettosi!
La nostra è una missione misteriosa
e priva d’ogni logica ragione,
perché non siam padroni di noi stessi,
la vita ci vien data ... in concessione! |
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Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
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«Spesso mi chiedo: "Ma perché dobbiam morire?" Solita domanda senza alcuna risposta. Siamo degli esseri mortali e dobbiamo prenderne atto sin dalla nascita, ma purtroppo nel corso della nostra vita ci vogliamo sentire arrivisti, arroganti, potenti, ma se guardiamo in fondo dove c’è il traguardo della nostra competizione, non c’è lo striscione dove ci aspetta la corona del primo arrivato, bensì soltanto la fine della corsa, ovvero un amen e così sia. Allora a cosa serve tutta questa arroganza e la mancanza di fratellanza umana? Non c’è mai una risposta.» |
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