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Poesia sul tema Tra rupi e boschi
E così giunse,
sul primo giorno del nuovo anno,
l’alba agognata!
Fece partire, con la settimana,
il mese d’inizio dell’anno primo
del terzo millennio.
Eccolo il sole!
Dall’orizzonte chiama la terra!
Nel gran silenzio pieno d’attesa...
dormono tutti!
Ma certo! Gli umani sono rimasti
tutta la notte a bere, danzare
ed esplodere botti,
mentre le bestie, sempre più sagge,
hanno vegliato soltanto un poco
per farsi gli auguri!
Ma colpa del sonno,
comunque perduto,
il gallo
tarda nel solito canto.
Quando si desta e vede nel cielo
il sole che splende,
si butta veloce
a dare il segnale.
Nella gran fretta non può prepararsi,
teso e in ansia, a gola affannata,
giù con la tromba...
e lancia nel cielo un
” chiccri... chi rìii ”
mezzo fasullo, strozzato, penoso!
L’attenta civetta, appena rientrata,
sente la stecca e si meraviglia:
- Stona quel gallo!
Un’alba importante va salutata
come si deve!
Rifaccio l’annuncio!
E dalla finestra del sottotetto
dove ritorna dopo ogni notte
da caccia e richiami,
prende a gridare a squarciagola.
Nel dormiveglia grande sgomento:
vero problema se la civetta,
più iettatrice d’ogni malocchio,
vuole annunciare il giorno fatale
primo di sette, primo del mese
e fa cominciare secolo ed anno
e terzo millennio.
Ma siamo matti? Porta sfortuna!
Sì... son mill’anni... neri e di guai!
Primo a sentirla, un cane guardiano.
Appena svegliato ed ancora nel letto
passa parola e subito tutti
sanno che fare!
Passeri, merli, gatti e cinghiali,
pecore, lupi, volpi e galline, ...
svegli ed uniti, lanciano al sole
i loro richiami.
Vero concerto, bande marcianti,
musiche a festa!
Gli uomini in sonno rotto dai canti
sulle finestre gridano irati:
- Cosa succede?
Solo l’attenta e brava civetta,
triste e in silenzio,
s’è ritirata
nella soffitta per contestare
le maldicenze.
Da tali fatti, al nuovo millennio,
venne un inizio beneaugurante.
Tanti animali
che ebbero gioia
e diedero al mondo un’alba festosa,
piacquero al sole che, nel futuro,
volle premiare
tutti i viventi.
Fu la fortuna di quel millennio:
realizzati sogni e speranze
e tutte vere...
le cose più belle | |
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Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
La riproduzione, anche parziale, senza l'autorizzazione dell'Autore è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e 171-ter della suddetta Legge.
«IL primo gennaio 2000 capitò di lunedì ed in quel giorno iniziarono: settimana, mese, anno, secolo e millennio.
Anche se in realtà quello era l’ultimo anno del millennio che finiva da tutti fu considerato l’inizio di una nuova era. A distanza di 17 anni sono andato a rileggermi questo gioco di parole e di augurio nato in quel giorno...
e mi è venuto chiedermi:
- Si sono realizzate le speranze?
- Si realizzeranno?
AUGURI!» |
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