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Notte di tenebra
è, anche di spasimi
singulta languida,
lamenta. I palpiti,
i Sogni, gli incubi
qui si consumano;
e questi miei attimi
or mi impauriscono.
Di‘, Notte! Dimmi!
Dove son io?...
La Luna naviga
sulle tue nuvole,
lungo il tuo étere;
a terra cadono,
e si precìpitano
a passi e vortici
di danza, turbini
come le pallide
Villi, di vergini
ombre di dèbili
estinti talami,
le foglie. I platani
qui le rigettano,
i pioppi tremuli
al sguardo incredulo
del cimitero.
Allòr mi prendono,
truci m’invadono
i sacri moniti
tremendi e runici
del Fato incognito
che stringe, úlula
la Vita e l’Essere,
lebbra eleàtica
contro Parmenide,
il Nulla orribile,
forse d’Eràclito
l’infame scorrere:
Tutto finisce,
Tutto ripètesi.
Ma resta pùr
che questo stesso
mio cuòr annusa
più fiòr, più rose
che però - ahimé! -
non son che sì altro
da quei di ïeri;
e in così tanto
gran mutamento
son la medesima
maschera d’Uomo;
quasi una vittima
del Divenire.
La stessa donna
non usa più
volte un profumo
poiché oggi evàpora,
Natura, lugubre
germoglio d’aliti
di Morte vivida
che crede vivere.
Thàïs! Tu taci?
Oh velo d’Iside!
T’è Furia Iddio!
Come un’immagine
presso un litografo
sono lo squallido
continuo d’uomini,
fango del biblico
Demiurgo, agile
larva d’un Diavolo,
ala degli Angioli,
e di Lucifero,
le labbra dicono
urla terribili,
bestemmie seriche
presso Babele;
e sono il fulmine
delle Valchirie,
tuono di Dònner:
voglio la guerra,
bramo la pace,
nuovo Ápòlliön
finto d’Adamo.
Cristo, pietà!
Son pessimistico
piede di funebre
viandante in tenebra;
e Gioia dov’è?...
Elisio! Ov’è?...
Quasi egöìstico
impulso stolido,
è Gioia per me.
Dov’è l’Eterno?
’Ve l’Assoluto?...
Un dì io farò
naufragio oscuro
in una terra
che coprirà
l’osse mie, il cenere.
Tutto fu Sogno!...
Sogna quel Dio!
Perdona, adunque,
oh mio Signore,
se senza Amore,
ti sono d’incubo!
Con la sua Croce
pur i Titani
Iddio salvò! |
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Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
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