Visitatori in 24 ore: 8’346
1126 persone sono online
Lettori online: 1126
Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
Poesie pubblicate: 361’347Autori attivi: 7’477
Gli ultimi 5 iscritti: ac autore - Valeria Viva - GiuseppeGiannotti - Marta Paolantonio - Antonio Ivor Boatti |
_
eBook italiani a € 0,99: ebook pubblicati con la massima cura e messi in vendita con il prezzo minore possibile per renderli accessibile a tutti.
I Ching: consulta gratuitamente il millenario oracolo cinese.
Confessioni: trovare amicizia e amore, annunci e lettere.
Farmaci generici Guida contro le truffe sui farmaci generici.
Xenical per dimagrire in modo sicuro ed efficace.
Glossario informatico: sigle, acronimi e termini informatici, spiegati in modo semplice ma completo, per comprendere libri, manuali, libretti di istruzioni, riviste e recensioni.
Guida eBook: Guida agli eBook ed agli eBook reader. Caratteristiche tecniche, schede ed analisi |
|
M’è ancora mesto l’autunnàl Tramonto,
e i freddi sguardi d’un Sole pallente,
e l’alba che in ritardo or lenta viene,
e le pallide foglie che a cadèr
tramortite si stanno, e cieca Notte,
assente Luna, ora dei Sogni miei.
E vi perdei,
belle chimere! vestite di nubi,
che nell’Estate invano mi cullaste
di quei dolci sapori che son gioia
o anche palpiti ansanti, e forse brame,
un còrrer di Desideri fuggenti
che mai più - ‘l sento - mai più fermerò
tirandoli pei capelli d’eteree
sembianze, o etesie forme e frequenti aliti
di calma brezza, e ridente sognàr.
E vi perdei
attimi alterni di cure e di gàüdi!
che fatti rimembranze muti state
a testimonïàr - come le statue -
che un dì brillava un Sole alla mia piazza,
e che giovine fui, e lieto e sereno,
qual mai più - penso - qual mai più sarò.
E ti perdei,
Èrato, figlia d’Urania! tu, mio Sogno,
Saffo giocosa al pescatòr di Lesbo,
ultimo mio epigramma che Callimaco
invëisce alla mia sì viva tomba!
Tu! che voli con Ettore piangente
alle perdute labbra ansie d’Andromaca,
a rimembràr i mistèr d’Afrodite!
Oh Proserpina!...
Il Tempo è Re: dall’Ade trionfa Krònos,
e la rosa dell’Estate ormai è uno scheletro
dimenticato e vile.
Non mi rèstan che irate ombre, Valchirie,
sul capo a tüonarmi Fato eterno,
mentre i capelli mi divèntan grigi;
e non ho mai brindato al dolce calice
cui tutti brindano in festosi vezzi:
un bacio... solo un bacio. |
|
|
|
Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
La riproduzione, anche parziale, senza l'autorizzazione dell'Autore è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e 171-ter della suddetta Legge.
|
|
Non ci sono messaggi in bacheca. |
|
|
|