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Canto nel silenzio la mia canzone
fra frasi dismesse e insensate:
in quel torpore e quella confusione
che mi procacciano quell’instabile concentrazione;
non ho più parole per lanciarmi nel buio
e di quell’oscurità, s’innamora l’anima;
e il corpo si purifica nel vento...
...alla luce del sole, esce la parola libertà!
Tutto ritorna come prima e mai più nessuno fermerà!
Quella forza che, sboccia dal mio petto
e palpita in quell’emozione di esistere.
Perché ora esisto e sono un uomo vero
che canta nel silenzio la sua canzone.
Quell’amore e quella pace sale
a origliare il cielo, felice di essere lassù
nei passi sciolti dell’umanità, ci sono anch’io
fra mille volti taciuti nel tempo ed ora vivi, più che mai
a ripercorrere la vita sghemba, a quel dì di festa.
Non ho più parole impigliate in gola
in quell’essere ancora convinto che
quell’idea ci può salvare, dalle ambiguità
e da quell’ipocrisia, serpeggiante fra ignoranti
esseri, nell’incolta ragione dell’essere.
Canto nel silenzio la mia canzone
in equilibrio fra saggezza e utopia
e la poesia ne è certezza, assai di più
di mille idee smarrite nel tempo che fu
sento aprirsi quel vuoto ottuso e intrinsego
sbocciare dal seno materno della vita
quella vera, fatta di emozioni e sentimento
Ora nel silenzio ripongo la mia voce
nella profondità di quell’animo gentile
e fraterno a cui ho donato il mio sorriso.
Canto nel silenzio la mia canzone
sicuro che qualcuno l’ascolterà
perché il cielo è blu e resti blu
perché il mare è blu e resti blu
perché la terra è mia amica
e resti mia amica, come spero che sia.
Non conosco che l’uomo fra orecchi
remote a posticiparmi l’evento
resto ad ascoltare la mia voce
fra mille dissonanze e riesco ancora a capire
che la vita è una sola, presa fra una coltre di desideri. |
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Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
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