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Se avessi una grandiosa fantasia
inventerei le ali per volare,
purtroppo il mio cervello è in avaria,
non ha nessuna voglia di pensare!
Un’ala a manca e l’altra sulla destra
e poi con uno slancio repentino,
spiccando il volo verso la finestra,
mi librerei nel cielo cristallino.
E volerei lassù nell’universo
per osservar l’immenso firmamento
che certamente sarà assai diverso
da come appare al nostro gradimento.
Veder la luna viva da vicino,
le stelle inargentate assai brillanti
ed ammirare il sole del mattino
che splende coi suoi raggi sfavillanti.
Volare tra i pianeti sconosciuti,
scoprire quegli enigma così immensi
che vivon negli spazi più sperduti
e dalla Terra sono poco intensi.
Scoprire finalmente quel mistero
che lascia gli scienziati frastornati
di fronte ad un portento alquanto austero
che non tralascia aver dei risultati.
Poi scendere di nuovo verso il basso,
tornare sulla Terra giù in discesa
ed iniziare un frivolo sorpasso
con qualche rondinella un po’ sorpresa.
Che bello tra le nuvole leggere
volare senza avere alcun pensiero
e senza il rischio di dover cadere
per vivere in un modo lusinghiero.
Goder la libertà più genuina
dimenticando oneri e doveri
e non doversi alzare ogni mattina
per stare in metro in mezzo ai passeggeri.
Nessun lavoro, niente sacrifici,
lontano dalle tasse e dal governo,
mi spiace solo pei fedeli amici ...,
però la vita in terra è un vero inferno!
Con l’ali sulla schiena volteggiare
sui mari e le città dei Continenti,
restando lì incantati ad osservare
i cittadini sempre più scontenti.
E’ bello navigar di fantasia,
scompaiono i problemi all’improvviso,
si vive sempre pieni d’allegria
e sembra di godere il paradiso.
Però il sogno non fa mai ritorno
e ci si sveglia pronti ad affrontare
le varie problematiche del giorno
e il cuore già comincia ad ansimare!
La luna, il ciel, le stelle risplendenti
e il sole coi suoi raggi sempre d’oro
diventano ogni giorno più lucenti ...
e noi torniamo apatici al lavoro!
Sognar non costa nulla, ma fa male,
perché ci porta spesso fuori onda,
nel mentre il nostro vivere sociale
guardando tutto ciò che ci circonda
ci lascia sempre più la bocca amara,
poiché non c’è nessuna compiacenza,
si vive senza una visione chiara
su d’un futuro dove l’esistenza
non viene rispettata in modo serio
e tutto gira intorno al dio- denaro
che nega al bisognoso il desiderio
e rende il ricco sempre alquanto avaro! |
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Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
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«Chi di noi non ha mai sognato o desiderato di uscire da questo mondo per avere un'alternativa ad un vivere sempre più difficile e senza alcuna via d'uscita? Certo l'immaginazione vola e con la fantasia si fanno voli empirici al solo scopo di evadere per alcuni momenti e placare il tormento dei desideri. Poi si ritorna di fronte alla realtà quotidiana e si ci deve assoggettare alle regole imposte da una società che non rispetta la vita degli altri, dove i ricchi sono sempre più ricchi e i poveri sono sempre più poveri, e questa disuguaglianza sociale pesa nel cuore della gente.» |
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