Ancora
l’incessante tempo
reclamava ossequioso rispetto,
il vaso di cristallo era vuoto
e le mie lacrime cadevano
sull’austero mobile.

Se le dolorose spine
erano pur sparite,
un quadro di natura morta
avevano sostituito le immagini
di una rosa rubino
in un incantato
rendez- vous.

Non era sua,
la scelta di vita
del simpatico messaggero
d’affettuosi sentimenti,
ciascuno dei suoi petali
raccontava i lati nascosti
della tua personalità,
e magari anche
della mia.

Uno dei vellutati petali
parlava di sensibilità,
l’altro di gentilezza,
uno persino di paura
ma solo l’ultimo
dolcemente esprimeva
l'autentica bellezza
della tua verità.

Il profumo era svanito
nell’aria del mondo,
la gentilezza del tuo spirito
era però rimasta
con il mio essere,
demolendo la pietra
della mia armatura
avevi scolpito
il tuo vero amore
nel mio puro
cuore!