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Non che l'uno perda e l'altro vinca
se si discute senza una ragione:
ma se non hai la prova che convinca
non cercar di cambiare la versione:
non per questo taglierò di trinca
ma cercherò di trovare la cagione.
Appena che ti affacci nel creato
di già cominci a rompere le balle
non a quelle di fieno, ho pensato
ma all'altre che sembrano farfalle:
ti chiamavamo pargoletto amato
tenendoti a cavallo sulle spalle
ma di notte, piangevi disperato
e Lei vegliava, avvolta nello scialle.
Quante volte son sceso giù dal letto
cercando di lenire il tuo lamento
dapprima con amore e con affetto
sperando di vederti un po' contento:
ma dopo mezzanotte, per dispetto
spingo la culla in sala, poi mi pento.
Vispo crescevi, con mia soddisfazione
e Lei diceva, vedi che bell'ometto?
già sedevi con noi a colazione
poi giocavi fuori col cagnetto:
sembrava già finita la missione
ma dopo qualche annetto
preso fra la gioia e l'apprensione
son di nuovo papà di un bel maschietto.
Se un figlio gradirà la zuppa
che la giovane madre ha preparato
per lui non diverrà la faccia cupa
perché l'umile cibo ha desinato.
Ma se il fratello resterà scontento
del pane guadagnato con sudore
sarà severissimo il commento
ma chiarito con garbo e con amore.
Quando ancora adolescente
mi rivolgevo alla zia
per qualcosa d'impellente
chiamandola "vossia"
mi chinavo riverente
e Lei, con premura e cortesia
mi scacciava i crucci dalla mente
lasciando i miei sensi in armonia.
Non per caso sospinsi lo sgabello
vicino all'antichissima credenza
rifinita con pregiatissimo massello:
di leccornie fornita, e con pazienza
mi procuro un apposito coltello
e taglio un po' di torta con prudenza.
Ecco perché la mamma al desinare
portando quel dolce, più non tace
e severa si mise a domandare
chi fosse quel ratto assai vorace:
io incassai, disposto a non parlare
ma ammirai, il suo sguardo verace.
Non mi rimasse tempo di pregare
vedendo il dolce già iniziato:
non ebbi quasi forza di guardare
al centro della torta, l'ampio strato
di panna ed ananas, e a contornare
gli auguri per la nonna, in cioccolato:
la colpa mi faceva vergognare
dopo avrei chiesto scusa, desolato
e un castigo disposto a sopportare
ma prima avrei la torta divorato.
Forse per la potenza di attrazione
la ruota gira sempre e non ha pace
e senza scampo già si ripropone:
a tavola, il mio fanciullo tace
faccio col mio passato un paragone
e subito rivedo le mie tracce:
dico, facendo un po' il burlone
e sapendo di essere mendace
ho assaggiato la torta di lampone:
avevo colto l'attimo fugace.
Quante cose succedono in famiglia
che ci danno respiro qualche volta:
ma quando il male ci si appiglia
si va di conseguenza ad una svolta.
Quanti ricordi curiosi nella vita
ripensando a quel soave mazzolino
che mia madre mi dette di sfuggita
da portare all'insegnante di latino:
io timoroso, neppur l'avea sentita
quando disse, "grazie del pensierino".
Di domenica s'iniziava a desinare
quando si fosse già tutti presenti:
talvolta si doveva pazientare
finché arrivavano gli assenti
e prima di poter cibo gustare
la croce facevamo, già coscienti
di dover il signore ringraziare
dei graditissimi alimenti.
Oggi ragazzo, sei troppo furbo e disonesto
ma non è colpa tua se sei sfacciato
l'abbiam voluto noi con il pretesto
di darti quel che a noi ci fu negato:
per capirne il valore è troppo presto
ma col tempo, tutto verrà considerato.
Buona parte dei nostri giovanotti
sono molto educati ed eruditi:
tanti diverranno molto noti
armati di speranza e arditi:
gli altri avranno turni ridotti
e non saranno mai dei miti.
Giovane dotto, ma di poco riflesso
ti ritrovi fiaccato e un po' depresso
cerca di andare avanti col progresso
stringi i denti e stalle appresso
e potrai constatare da te stesso
che infine qualcosa ti ha concesso.
Vivono avversità stando in disparte
uomini coraggiosi e pronti a lotte
non si svagano al gioco delle carte
perché non hanno insito tale dote:
ma se perdono il treno che già parte
si avviano pure a piedi nella notte
e andrebbero lontano fino a Marte
per un lavoro onesto e banconote.
Voi che avete tanto tribolato
e avete sperperato in un momento
il denaro che avete risparmiato
non volete sentire ammonimento
capite che il calcolo è sbagliato
ma non avete alcun risentimento.
Riposavi tranquillo su quel letto
prima d'aver trovato la rumena
dal corpo immune da difetto:
la portavi a ballare poi a cena
eri tanto invaghito dell'aspetto
e tua moglie ha rotto la catena.
Giochi a poker fino a notte fonda
e tutto l'orizzonte si è offuscato
e non ascolti più chi ti circonda
perché ormai, vedi tutto appannato.
E tu politicante finto e abbietto
che fai vane promesse agli elettori
sprigioni pure l'alito infetto
e predichi, cogliendo tanti allori:
ma la prossima volta per dispetto
non sarò più dei tuoi mendaci colori.
Il fiume quando arriva sulla foce
perde la sua potenza contro il mare:
ma l'uomo porta avanti la sua croce
sapendo quanto deve sopportare:
a volte il destino è tanto atroce
che inclemente lo priva di lottare.
Abbiamo un'esistenza molto varia
e ognuno ha un ruolo assicurato:
c'è chi ha la salute un po' precaria
e chi mette in mostra lo sparato:
c'è chi gode su pei monti l'aria
e chi respira l'acido nitrato.
Giovane scalatore della vita
finora hai seguito la partita
scrutando a manca e a dritta
per una via d'uscita:
segui la strada più diritta
pur se fosse erta la salita.
Quando la sorte ti sorride strana
indossa il tuo vestito della festa
o lo spezzato nuovo in fresca lana
e il capello di felpa sulla testa:
vedrai che la sventura si allontana
con le nuvole gonfie di tempesta.
Non compiere atti vili
come chi assume droga:
usan diversi stili
ma c'è quello più in voga
per divi e politici ostili
e pur qualcuno con la toga:
dai bocchini sottili
aspirano con foga.
Quando sarai nella vecchiaia
prendila con gioia e buonumore
ricordati i tempi della naia
e fa che il tuo vigore
sostenga la tua mente gaia:
sii forte, e senza alcun timore
voga forte con la tua pagaia
fino all'ultimo chiarore. | |
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