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Perché quèl volto in croce, il bimbo in culla
piànge? perché?
Il vïàle si allieta alle vetrine,
e come a festa, màschere serene
dànzano le gavòtte risonanti
delle fèree monete, e còmpran dòni
per il Natale, tra càntici e suoni
tintinnanti dovunque, il carrillòn
che fa sorrìdere i bimbi e i fanciulli.
Ma il reclinato sguardo di Gesù,
nella chiesetta accanto, pàr che pianga,
occhi di ghiaccio (ei) incontrando nei visi
di lòr che èntrano con le borse piene
a pregàr come v'è d'uopo e conviene.
E fuòr un vìa e vai di passi frenètici,
follìe e còmpere, e inùtili caprìcci,
la gente va, esce dai negòzi belli
alluminàti in tinte di pastèlli.
Un miseràbile uomo sta nei pressi
di una panchina, mal vestito, triste,
con ai piè un cane malconcio e assai vecchio,
con vetri di bottiglie oppùr di specchio...
e in màn un soldo, e barba lunga e folta.
E chi lo fissa ne prova vergogna,
assassina quègli occhi nel suo orbo occhio,
e va oltre... e va, procede, e ride... e compra.
E piange... piange il volto di Gesù.
Dall'altra parte del vïàle immenso,
nei pressi di un lampione, oh vile censo!
una fanciulla or vende e corpo e cuore,
con la pelliccia, per Notte d'amore.
Passa la gente, la chiama "sgualdrina",
ride, fa cenni, singulti volgari,
ed ella mesta naufraga nei mari
di vizi e di tormenti che niùn sa.
E tutti or guàrdano quèl negro che spazza
la piazza, muto... curvato... fuggente,
è forse un dotto, o forse inalfabèta,
fugge... e fugge... fatìca, è senza meta,
sa forse come son l'ermo e la cella.
Ma gli sguardi gli dìcono: "Va' a Morte!",
e le borse si rièmpiono di più.
Apro il Vangelo!
"Ero ignudo e sei andato oltre. Ebbi fame
mi dêsti pietre coi tuoi occhi di neve.
Avevo sete. E il tuo cuore fu lieve.
Ero straniero, e mi volesti morto.
Ero vecchio e mi hai sprezzato. Fui in càrcere
fosti il patìbolo". Ora, tu hai compreso
perché làgrimo? |
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Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
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