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♦ Adriana Bellanca | |
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Un tempo avevo un’ottima salute
e maneggiavo soldi a sufficienza,
la fiamma del benessere era accesa
e tutto si svolgeva a meraviglia,
Però appresso al giorno vien la notte
e se si arriva in cima alla montagna
bisogna ritornar di nuovo a valle,
...così il futuro è diventato nero!
Io ero una signora affascinante,
con gli attributi molto provocanti,
avevo un certo fascino, ero bella,
pesavo sessantotto chili e mezzo.
Ma ora peso ... quarantotto chili,
ho perso la baldanza di una volta,
se prima maneggiavo tanti soldi,
adesso le mie tasche sono vuote.
Non sono più la donna affascinante
che gli uomini ammiravano al passaggio,
mi son ridotta quasi pelle ed ossa,
con l’avvenire sempre più oscuro.
Sfamavo tutti quanti i figli miei
con il lavoro pubblico e privato,
adesso c’è la disoccupazione
che mette in crisi i sogni del futuro.
Qualcuno sta chiedendosi chi sono,
se son sposata e qual è il mio nome,
non ho segreti, sono una Signora
che un tempo era regina della Storia,
venivo rispettata in tutto il mondo
ed ora invece vengo abbandonata,
perché non sono in grado di trovare
la soluzione a tutti i miei problemi.
Mi chiamo Italia, sono ancora bella,
ma non ho più l’immagine sublime,
trascino la mia vita quotidiana
tra mille beghe dei politicanti.
Mi fanno male, soffro da morire,
vedendo che nessuno mi rispetta,
nel popolo ci sono i figli miei
e vengono trattati in modo orrendo!
Governi su governi in successione,
la musica però è sempre quella,
se continua così andrò in pensione,
in un ospizio privo di assistenza!
E’ proprio una tremenda prospettiva,
dai fasti delle Storia son caduta
in una brutta, atroce depressione
che non mi fa sperare nel futuro!
Per giunta adesso sono circondata
da sbarchi d’immigrati clandestini,
che speran di trovare l’Eldorado
e, invece, stanno male pure loro!
Mi chiaman la Babele del Duemila,
non hanno torto, troppi gli stranieri,
tra nigeriani, libici e siriani,
c’è tutto un ginepraio di linguaggi.
Ci sono inoltre troppi musulmani,
insieme a tunisini e marocchini,
si spacciano per profughi siriani,
ci vuole un freno a questa immigrazione!
Non posso sopportare tutto questo,
l’immagine d’Italia d’una volta
è stata sotterrata, son sfinita,
mi son ridotta proprio in fin di vita!
Ho chiesto aiuto a tutte le nazioni
che fanno parte del raggruppamento,
...il loro “NO” è stato disumano
e son rimasta ... col cerino in mano!
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Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
La riproduzione, anche parziale, senza l'autorizzazione dell'Autore è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e 171-ter della suddetta Legge.
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«Le condizioni attuali dell'Italia, intese come benessere sociale, si stanno trascinando in base alla situazione politica del Paese. C'è confusione in senso generale, l'avvento degli immigrati ha inciso in senso negativo in questo totale sbandamento, la politica balbetta e le decisioni vengono sempre rimandate alle calende greche. Il popolo che soffre e spera, alla fine perde la pazienza e si rivolta contro questa situazione caotica perché il suo avvenire sta scomparendo nella nebbia del futuro. La soluzione definitiva non viene mai affrontata a danno della gente esasperata.» |
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